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#giandui8 – un tour di Torino in 8 gianduiotti

(elenco in rigoroso ordine geografico, che segue il tour della mappa)

A) PEYRANO – hanno due gianduiotti di punta: quello “nuova formula”, con aggiunta di latte al burro di cacao, e quello “antica formula”, quello classico, che rimane sempre il migliore. Amo la loro definizione di gianduiotto, “cioccolatino autarchico”. Semplice ed efficace.

B) GUIDO CASTAGNA – nel 2009 è stato decretato da una giuria di esperti (con degustazione alla cieca) il miglior gianduiotto di Torino, e ancora oggi è sicuramente fra i migliori della città. Non per niente Guido Castagna è considerato il “nuovo che avanza” del cioccolato di Torino da anni.

C) BARATTI & MILANO – il classicone che non può mancare; intanto perché mancare l’appuntamento da Baratti & Milano (fosse pure per un caffè – il secondo prendetelo qualche porta più in là, da Mulassano) è un peccato mortale in un tour dei caffè torinesi che si rispetti, e poi perché il loro è uno dei gianduiotti storici della città. Vorrete mica mancare di rispetto verso gli anziani?

D) GUIDO GOBINO (in mappa trovate la bottega, per la Fabbrica di cioccolato -quella che nemmeno Willie Wonka- dovete spostarvi un po’ più in là, in zona Regio Parco-Aurora) – il primo Guido (NdR – “Guido” a Torino è anche l’autista degli autobus, quello che ti porta in giro per la città, quindi passatemi il giro di parole) di Torino. La “rivalità” (non so se vera o fittizia) fra Guidi (Gobino e Castagna) è ormai leggenda in città, ma c’è una fronda che sostiene l’assoluta superiorità del Tourinot (il suo mini-gianduiotto) su qualsiasi altra forma di cioccolato esistente sulla terra.

E) STRATTA – un altro grande classico, una confetteria nel “salotto buono” di Torino, quella Piazza San Carlo che ti conquista ad ogni passaggio. Mentre ammirate le vetrine di Stratta, tra le più curate di tutto il centro, volete non sacrificarvi anche a provare il loro gianduiotto? Ricordate che lo state facendo per la scienza!

F) GERTOSIO – pasticceria, Maestro del Gusto, sempre ai primi posti in qualsiasi classifica dedicata al gianduiotto. Se amate gianduja e gianduiotti non potete non provare la loro “torta sabauda”, un tripudio di quel mix unico di cioccolato e nocciole che solo a Torino si può trovare. Curiosità: una delle loro specialità sono “le palle di Pietro Micca”.. pover’uomo, come se non avesse patite abbastanza! Comunque sono come tartufi al cioccolato, ovviamente deliziosi.

G) GIORDANO – la sola pasticceria di Torino che sia ancora rinomata per la produzione assolutamente artigianale dei suoi gianduiotti (ovvero produzione “a spatola” e non ad estrusione, produzione altrettanto tradizionale e nobile, ma volete mettere magia della lavorazione a spatola?), e la bottega vicino a Porta Nuova è una chicca imperdibile.

H) PFATISCH – locale storico, con una pasticceria considerata fra le migliori di Torino (sia sul dolce che sul salato), con gianduiotti degni di nota, ma mi permetto di consigliare la prova obbligata del loro gianduiotto espresso, una bevanda calda a base di caffè, crema di latte e, manco a dirlo, gianduiotto, con tanto di minuziosa spiegazione su come sorbirlo al meglio. Il tutto seduti in uno dei rarissimi tavolini del locale. Un’esperienza.

Citazione fuori elenco – CAFFAREL, perché senza di loro non ci sarebbe gianduiotto di cui parlare.

Il tour #giandui8 copre una buona fetta del centro di Torino (per la serie “con o senza gianduiotti non cascate male”), per un totale di 4 km e ‘n tir da sciopp (per l’articolato sistema di misurazione piemontese andate qui), che vi faranno esplorare la città da un punto di vista inusuale e, soprattutto, bruciare le calorie accumulate con tutti gli assaggi lungo la via.

Testi ed immagini a cura di Giulia Robert – Alterkitchen

10 Comments

  • Dani

    10 Aprile 2017 at 12:13

    Sei un mito!! Meraviglioso questo tour, grazie mille per averci fatto da guida!!!

    1. Giulietta | Alterkitchen

      10 Aprile 2017 at 12:28

      Ma grazie a te per il commento e per aver apprezzato.. so che ami i gianduiotti! Devo fare un ulteriore approfondimento su quelli con latte e quelli senza 😉

  • Alice

    10 Aprile 2017 at 12:29

    Ne ho persi ben più d’uno, poffarbacco! E allora devo proprio tornare, mi sembra che di buoni motivi ce ne siamo a sufficienza 😀

    1. Giulietta | Alterkitchen

      10 Aprile 2017 at 13:45

      Purtroppo per la scienza ti DEVI sacrificare e tornare a Torino. Non vorrai fare arrabbiare i Sacri Numi del gianduiotto??

  • Giorgia

    10 Aprile 2017 at 14:31

    Provati tutti tranne Giordano. Ma un plauso va alla citazione del gianduiotto espresso, quello che ha allietato diverse mattine della domenica dopo aver passato la notte insonne. Adesso dormo ma ogni tanto lo sorbisco ancora volentieri 😉 Grazie per il tour Giulia!

    1. Giulia

      10 Aprile 2017 at 19:18

      Bisognerà sacrificarsi e rifarlo insieme.. con tappa obbligatissima a bere il gianduiotto espresso 🙂

  • Silvia

    10 Aprile 2017 at 14:54

    Un’idea per un tour a Torino diabolica nella sua golosità…

    1. Giulia

      10 Aprile 2017 at 19:18

      In effetti è un po’ diabolica.. però si cammina anche (almeno quello 😉 )

  • Giuliana

    11 Aprile 2017 at 10:25

    da stampare e conservare gelosamente! Grazie Giulia!

  • Lucia Melchiorre

    11 Aprile 2017 at 22:58

    Un buon motivo per tornare a Torino…Quando ci sono stata ho provato solo una di questI templi del gusto!!!!! Sono pronta per il tour completo 😍😍😍😍😍

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