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Nome scientifico: Prunus Dulcis (l’albero)

Provenienza: Asia Sud Occidentale, Medio Oriente e Africa del Nord

Stagionalità: Agosto e Settembre per la raccolta. Ma si trovano tutto l’anno.

Valori Nutrizionali: Con 575 calorie per 100 grammi, la mandorla è un cibo ricco di grassi monoinsaturi , proteine e fibre. È un’eccellente fonte di Manganese, Riboflavina, Magnesio e Vitamina E.


Proprietà Medicinali
: Le mandorle costituiscono una meravigliosa fonte di antiossidanti, che prevengono dall’invecchiamento delle cellule e da malattie come il cancro. Gli antiossidanti delle mandorle sono in maggioranza concentrati nella pellicina marrone che le avvolge, per cui dal punto di vista della salute, non bisognerebbe pelarle.
In uno studio clinico realizzato su fumatori, si è trovato che una porzione di circa 80 g di mandorle al giorno, ha ridotto i markers ossidativi del 23-24%, in un periodo di 4 settimane. Però, no, non è una buona scusa per continuare a fumare 😉

Sono una delle migliori fonti di vitamina E al mondo. La vitamina E, che funziona come un antiossidante, aiutando a prevenire malattie cardiovascolari, cancro e Alzheimer. Nelle mandorle, si trova il 37% del fabbisogno giornaliero di un adulto di questa importante vitamina.

Hanno un gran contenuto di Magnesio, un minerale coinvolto in più di 300 processi corporali, tra cui il controllo dello zucchero nel sangue e quello della stabilità della pressione sanguigna.

Sono un eccellente « taglia fame ». Il loro alto contenuto di fibre e proteine aumenta il senso della sazietà, prevenendo il consumo di troppe calorie da altri cibi.

Sono di grande effettività per il controllo e la perdita di peso. Circa il 10-15% del loro contenuto calorico non viene assorbito ed esiste evidenza scientifica che mangiare mandorle può accelerare il metabolismo. Questo, combinato con le proprietà anti-fame, le rende un cibo propizio per le diete dimagranti.

In poche parole, le mandorle sono uno dei cibi più perfetti. Non a caso nel Libro della Genesi (43:11) sono menzionate come « tra i migliori dei frutti »

Usi in cucina: Si tratta di uno dei frutti a guscio più versatili che esistano. In cucina, al naturale, tostate o in polvere, possono avere l’uso che suggerisce la fantasia e l’abilità di chi cucina, in dolce e in salato.

Accostamenti di gusto: Cioccolato, miele, vaniglia, cocco, caffè, arancia, uva passa, altri frutti a guscio, aglio, limone, anice, fichi, agnello, rosmarino, olive, frutti di mare, pollo.

Utilizzo degli scarti: Molto poco da fare con i gusci, ma esistono alcune idee per riutilizzare la pelle esterna, se proprio dovete pelarle. Ricordate che è la parte più nutrizionalmente ricca. Le pelli umide, si possono disseccare e polverizzare, dopodiché utilizzare come sostituto parziale o totale della farina, dipendendo dalla ricetta che si vuole fare. Sostituirebbe la farina di mandorle, in poche parole, con pochissimo contenuto di grassi e altissimo di fibre. Questa polvere si può anche utilizzare nello yogurt o anche sul gelato, per un’aggiunta nutrizionale e di fibre 😉
In India, c’è chi ci fa un chutney.

Aneddoti e Curiosità

  • Nella Bibbia (Antico Testamento), la mandorla è citata 10 volte.
  • Gli Stati Uniti d’America sono il maggior produttore mondiale di mandorle.
  • In Iran, le mandorle fresche e verdi, si intingono nel sale e si mangiano come uno snack.
  • Nella mitologia Greca, esiste una storia d’amore struggente che riguarda la fioritura del mandorlo. Narra Omero che Acamante, in viaggio verso Troia, fece una sosta in Tracia, dove si innamorò perdutamente di Fillide, e lei di lui. Fillide attese fino alla fine della guerra il suo amore, per ben dieci anni, ma non vedendolo tornare, lo diede per morto e morì lei, di dolore.
    Fu così che la dea Atenea trasformò Fillide in un albero, un mandorlo. Acamante, che aveva solo avuto problemi con la sua nave, ma non era morto, appena seppe di Fillide e del Mandorlo, si recò sul posto e abbracciò l’albero, che, nel momento di quell’abbraccio, fiorì.
  • Dalla mitologia greca, al Cantico dei Cantici, alle Mille e una Notte, la mandorla è associata alla passione e alla fertilità. Nel medio Evo, la pasta e l’olio di mandorla erano usati per pozioni d’amore e afrodisiaci. Da lì, viene l’abitudine di regalare mandorle ai novelli sposi e l’uso dei confetti nei matrimoni.
  • L’artista Turco Hasan Kale, realizza delle miniature strabilianti di scorci delle città Turche, disegnate abilmente su una metà di una mandorla.

Curroxonis de Mendua – Raviolini alle mandorle

Ingredienti

300 g di farina doppio zero
200 g di mandorle dolci
50 g di zucchero semolato
30 g di burro
50 g di miele millefiori
3 uova
la buccia grattugiata di 1 limone, bio o non trattato
la buccia a filetti di 1 arancia, bio o non trattata
olio extravergine per friggere o olio di cocco
1 pizzico di sale

Impastate la farina con le uova, lo zucchero, e il sale, (io ho messo tutto nella planetaria) e mentre impasta aggiungete il burro a temperatura ambiente poco per volta e lavorate fino ad avere un impasto morbido e liscio. Mettetelo in un recipiente coperto con la pellicola a riposare per due ore.

Tritate finemente le mandorle, grattugiate la buccia del limone, solo la parte bianca, e aggiungetela alle mandorle, unite anche il miele e impastate con una forchetta amalgamando molto bene tutto e lasciate da parte coperto.

Riprendete l’impasto e tiratelo in sfoglie sottili, loro dicono con il matterello, io ho usato la macchina per la pasta per avere sfoglie della stessa altezza. Ho provato a farne un po’ tirando la pasta all’ultimo scatto, pasta molto sottile e alcuni allo scatto precedente, quelli più sottili sono i più croccanti. Fate delle strisce e metteteci sopra l’impasto, chiudete facendo uscire l’aria e tagliate con un coppapasta o la rotellina da ravioli o lo stampo che preferite. Andate avanti fino ad esaurimento degli ingredienti.

Scaldate l’olio extravergine in un padella dai bordi alti e quando l’olio sarà pronto (fate una prova con un pezzettino di pasta) friggeteli fino a che non prenderanno un bel colore dorato. Passateli su carta assorbente e poi in un vassoio e irrorateli con miele liquido e fili di buccia d’arancio.

Fonte: La Cucina Sarda, Dolci Vol.3 -Budini, Flan e Pasticcini – Ed. Zuncheddu anno 2005
Fotografie a cura di Tamara Giorgetti – Un Pezzo della mia Maremma

4 Comments

  • Latte di mandorla autoprodotto – Le Coin Gourmand

    13 Maggio 2017 at 9:04

    […] consolarsi. Come? Celebrando la Giornata Nazionale che il Calendario del Cibo Italiano dedica al latte di […]

  • Alterkitchen Alterkitchen – Cosa resterà di questi anni '80 (bis)? Tartine con crema di mandorle alle olive e capperi

    13 Maggio 2017 at 16:00

    […] questa ricetta partecipo alla giornata delle mandorle del Calendario del Cibo […]

  • Calendario del cibo italiano: croccante di mandorle – Scelgo un libro per bambini con la pancia piena!

    13 Maggio 2017 at 17:17

    […] in occasione della giornata dedicata alle mandorle dal calendario del cibo italiano, ecco un modo semplice e goloso per esaltare questo meraviglio prodotto tipico in particolare della […]

  • Amandovo – TartetaTinA

    3 Gennaio 2018 at 22:14

    […] l’occasione della Giornata nazionale della mandorla  del Calendario del Cibo Italiano per presentarvi l’amandovo, dolce non molto noto e un […]

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