I peperoni (Capsicum Annuum) sono i frutti di alcune piante della famiglia delle solanacee. Sono strettamente imparentati con i Peperoncini, dai quali si differenziano per la struttura più spessa, e con i Pomodori. Originari del Centro e del Sud America, i peperoni si mangiano come verdura, sia crudi che cotti.
In stagione da Giugno fino alla fine di Agosto, sono preferibili quelli di consistenza più ferma e pelle brillante senza difetti e macchie apparenti. Evitate quelli il cui picciolo appare secco o di un colore verde smorto.
In cucina, si usano sempre senza semi e a volte spellati. La pelle, infatti, potrebbe risultare indigesta ai soggetti più sensibili, . Possono essere fatti al forno, saltati in padella, ripieni o crudi come parte di colorate insalate, ma sono anche ingrediente imprescindibile di piatti tipici tradizionali, come la caponata o la peperonata.
Si sposano benissimo con le carni di agnello, pollo, coniglio, ma anche con il tonno e le uova. Altri accostamenti vincenti sono con l’aglio, zucchine, melanzane, finocchio, prezzemolo, patate, pomodoro, basilico e cetrioli.
Da un punto di vista nutrizionale, sono eccezionalmente ricchi di vitamina C (un peperone medio crudo fornisce circa il 169% del fabbisogno giornaliero) e altri antiossidanti. Il loro profilo nutrizionale varia leggermente per ogni colore: verde, rosso, giallo o arancione.
Poco calorici, (contengono circa 30 calorie per ogni 100 grammi , a crudo), sono ricchissimi di Vitamina B6, K1, Vitamina E, Vitamina A, Acido Folico e Postassio.
I peperoni sono ricchi di vari antiossidanti, soprattutto carotenoidi, che sono molto più abbondanti quando questi sono maturi.
La capsantina, un carotenoide abbondante nei peperoni rossi e responsabile del loro colore, potrebbe essere, secondo alcuni studi recentissimi, di aiuto nella prevenzione e trattamento di alcuni tipi di cancro.
La violaxantina, è un comunissimo e potente antiossidante carotenoide abbondante nei peperoni gialli.
La luteina, importantissima per la prevenzione delle degenerazione oculare e la salute degli occhi in generale, è abbondante nei peperoni verdi, e assente in quelli più maturi.
Quercetina e Luteolina sono entrambi degli antiossidanti polifenoli. Potrebbero avere grandi benefici sulla prevenzione di malattie croniche come quelle cardiovascolari o alcuni tipi di cancro.
Specialmente se crudi, i peperoni sono anche un ottimo alleato per la prevenzione dell’anemia. Infatti, l’alto contenuto di vitamina C, permette un maggior assorbimento del ferro, soprattutto quello di origine vegetale.
Per tutte queste ragioni, mangiare peperoni è un’ottima idea e apporta una serie di benefici sulla salute, dalla salute oculare, alla possibile riduzione del rischio di malattie croniche.
A parte causare allergie in alcune persone, o risultare indigesti ad altre, non hanno nessun effetto negativo sulla salute.
Sapevate che….?
La parte bianca dei peperoni che in genere si taglia via, è ricchissima di flavonoidi e può essere mangiata. Dipende solo dai vostri gusti.
I peperoni verdi sono la versione acerba dei peperoni di altri colori.
I peperoni rossi sono più dolci di quelli verdi, perchè il peperone diventa più dolce a mano a mano che matura. Quelli verdi, quindi, essendo i più acerbi di tutti, sono leggermente più amari di quelli di altri colori.
Peperoni e Peperonata
La prima notizia relativa a questo piatto si trova in un Ricettario della Prima Guerra Mondiale, redatto da un ufficiale finito nelle mani degli Austriaci, durante il suo periodo di prigionia: nessuna velleità culinaria, ma solo un modo per alleviare la nostalgia , rievocando i sapori di un piatto che parla di casa e del calore tutto speciale che sprigiona da una cucina a fuoco lento, sinonimo di cura, di pazienza, di amore. Non è un caso che, pur con le sue decine di varianti, la Peperonata sia uno dei piatti simbolo di una cucina nazionale italiana: la si trova in tutte le case, dal Nord al Sud, ammorbidita dalla dolcezza delle cipolle nel Settentrione, resa più pungente dal sapore inconfondibile dell’aglio, al Meridione- e la si trova da secoli, a conferma della sua inequivocabile bontà. Che si arricchisce ulteriormente, se preparata il giorno prima.
per 6 persone
1 kg di peperoni polposi, rossi e gialli
400 g di pomodori freschi e carnosi
200 g di di cipolle dolci, affettate sottili
2 spicchi d’aglio, sbucciati e tritati
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
un pizzico d’origano o qualche foglia di basilico
Preparazione:
Scaldate 2-3 cucchiai di olio extravergine in una grande padella e fatevi appassire l’aglio e la cipolla per circa 20 minuti, a fuoco dolcissimo: devono solo sudare e non prendere colore.
Nel frattempo, lavate i peperoni, tagliateli a metà, privateli di picciolo, semi e filamenti interni. Tagliateli successivamente in falde di 3-4 cm ed aggiungerli alle cipolle appassite. Copritee e lasciatee cuocere, sempre a fuoco dolce per circa 30 minuti, mescolando ogni tanto.
Mentre i peperoni cuociono, tufftre i pomodori in acqua bollente per qualche minuto, scolateli e passateli in acqua gelida; privateli della pelle e dei semi e tagliateli a pezzetti. Uniteli ai peperoni, salate e proseguite la cottura sempre a fiamma dolcissima, per un’altra mezz’ora facendo molta attenzione a non far attaccare la peperonata sul fondo della pentola. La cottura sarà ultimata quando il sugo tenderà a consolidarsi sul cucchiaio di legno.
Regolate di sale e pepe e profumate a piacere con le erbe. Servite la peperonata tiepida.
Testo di: Prof. Michael Meyers. Oncologo, Nutirizionista Clinico.