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Le ciambelline al vino sono i biscotti semplici, secchi e molto friabili tipici della zona dei Castelli Romani e della Ciociaria il che ovviamente non significa che non vengono preparati anche nelle Marche, in Toscana oppure altrove. Si facevano  da sempre laddove si faceva  il vino, dove il burro era considerato un lusso mentre  l’olio abbondava, dove le uova si conservavano  per fare la frittata o la pasta e i dolci semplicemente non esistevano oppure, nelle migliori delle ipotesi, si facevano soltanto per le feste. Erano dolci secchi perché dovevano mantenersi  a lungo e poiché  dovevano durare a lungo se ne facevano tantissimi !

I tempi ormai sono cambiati e le ciambelline al vino, bianco o rosso senza distinzioni, oppure al mosto come è tipico della cittadina di Marino sono vendute durante tutto l’anno  e in quasi tutti i forni della zona. Hanno lo stesso sapore semplice e rassicurante di una volta quando per  farle ci si riunivano le squadre di zie, nonne e nipoti e le case profumavano di  vino e zucchero mentre le grandi ceste dove le ciambelline cotte venivano sistemate occupavano ogni  spazio immaginabile o meno partendo dai tavoli, passando dalle credenze e le poltrone per finire addirittura sotto ai letti !

Si possono sgranocchiare come spuntino con una tazza di thé, mangiare la mattina con il caffelatte ma “la morte loro” è il fine pasto in osteria o nella fraschetta in una sera d’estate, inzuppate nel bicchiere di vino dolce ma anche di vinello leggero e a volte di qualità non eccelsa avanzato nella caraffa. Sono chiamate anche ‘mbriachelle ma bisognerebbe chiarire però se si chiamano così perché impastate con il vino e ubriache “a prescindere” oppure perché il rischio di finire la serata leggermente brilli è sempre in agguato fra inzupparle nel vino e berlo per placare la sete che ne segue. Possono essere profumate con i semi di anice per far  credere che  siano in grado di aiutare la digestione (ciambelline ruzze) oppure impastate con il mosto come si usa fare a  Marino ma in tal caso si tratta delle vere e proprie “briochine”.

p.s.  Una volta le ciambelline si chiamavano ciambelle perché il finger food ancora non era inventato e valeva il detto “per essere figo mangia per saziarti”…

 

Ciambelline al vino

Per 50 ciambelline circa:

1 bicchiere di vino rosso (o bianco)

1 bicchiere di olio extravergine d’oliva fresco

1 bicchiere di zucchero + per passare le ciambelline

1 punta di bicarbonato o di ammoniaca

Farina 0 o 00…quanto prende !!

Mescolate lo zucchero, l’olio e il vino e aggiungete la farina con il bicarbonato o l’ammoniaca. L’impasto deve risultare compatto e non attaccarsi alle mani (per un bicchiere da vino grande bisogna calcolare circa 700 g di farina ma naturalmente dipende dal bicchiere e dalla farina). Lasciate riposare leggermente l’impasto. Prendete i pezzi del’impasto e stendeteli a salsicciotti larghi come il mignolino. Tagliate quanto ne serve per ottenere una ciambellina e unite due estremità. Passate ogni ciambellina nello zucchero semolato e sistematele sulla teglia da forno coperta dalla carta da forno.

Cuocete a 170°-180° per 20-30 minuti. Devono essere ben cotte ma ovviamente non bruciate.

Si  conservano in una scatola di latta oppure nei sacchettini di cellofan.

Anna Laura Mattesini – Ciambelline al vino

 

 

Testo e ricetta di Marina Bogdanovic

Foto di Patrizia Malomo

 

3 Comments

  • Anna Laura

    8 Novembre 2017 at 14:32

    Altro che ‘mbriachelle. Una tira l’altra, qualche bichierozzo di accompagnamento e alla fine ti ritrovi sotto il tavolo! Ma son troppo buone.

  • Ciambelline dolci al liquore di finocchietto selvatico

    8 Novembre 2017 at 16:53

    […] proprio alle ciambelline al vino che il Calendario del Cibo Italiano dedica la giornata di oggi, e io dedico a tutti voi la ricetta perfetta: quella della suocera, che è SEMPRE ed […]

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