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Vanto e gloria della tradizione dei prodotti da forno del centro Italia è una vera e propria eccellenza gastronomica, che parla la lingua della Capitale.Viva l’inimitabile Pizza Bianca Romana.

La pizza bianca romana è un street food antichissimo, nell’antichità a Roma i fornai testavano con delle piccole schiacciatine d’impasto la temperatura del forno, prima di infornare il pane. Da li ad assaggiarla e trovarle buonissima il passo fu breve

pizza bianca romana
PIZZA BIANCA ROMANA

di Claudia Primavera

Ricetta da “Roscioli – Il pane, la cucina e Roma” di Elisa Menduini

Per 4 teglie

1 kg di farina forte
680 ml di acqua minerale naturale
100 ml di latte intero
1 g di lievito di birra fresco
25 g di sale
7 g di malto
200 g di semola di grano duro per lo spolvero
Olio extravergine di oliva per la teglia

Impastate la farina e il sale prima con il latte, quindi con 450 ml di acqua presi dal totale.
Il primo impasto dovrà risultare sodo ed elastico. Lasciate riposare per un’ora.
Mettete il composto nell’impastatrice, aggiungete i 230 ml di acqua restanti, il malto e il lievito.
Impastate per almeno dieci minuti a velocità media.
Mettete l’impasto, che dovrà essere elastico ma abbastanza liquido, in un contenitore capiente e lasciate riposare dalle 7 alle 12 ore a temperatura ambiente.
Passato il tempo di lievitazione, rovesciate l’impasto girando il contenitore direttamente su un piano infarinato con poca semola, senza tirarlo con le mani. Fate diverse pieghe e spezzate in panetti da circa 250 g ciascuno. Lasciate riposare per trenta minuti, poi stendete direttamente nella teglia ben oliata: premete con delicatezza usando i polpastrelli, fino a che la pizza non sarà ben stesa.
Se doveste trovare difficoltà nello stenderla, fate riposare l’impasto per una decina di minuti nella teglia e poi finite di stendere.
Cuocete a 250 °C (o più se avete un forno potente) per circa 20 minuti, modalità statica, forno preriscaldato. Una volta cotta, spennellate la pizza con olio extravergine di oliva utilizzando un pennello a setole morbide.

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