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Le lumache sono le varietà di gasteropode terrestre senza guscio
Il nome “lumaca” deriva dal latino “limax” da cui anche l’aggettivo “limaccioso” che intende qualcosa di viscido e fangoso. Certamente poco attraente. Si nomina spesso in senso dispregiativo, con riferimento alla sua lentezza, alla emissione di bava, o addirittura agli organi sensoriali posti sul capo e simili a minuscole corna.
Le lumache erano apprezzate già dagli antichi Greci, che inventarono addirittura una speciale forchetta per mangiarle e ritenute piatto prelibatissimo nei banchetti dei nobili romani.
La chiocciola è composta essenzialmente da acqua, per oltre l’80% e di proteine. Pochissimi grassi e appena 67 calorie per 100 g di prodotto. E’ un alimento consigliato a tutti, anche a chi ha problemi di colesterolo, diabete o celiachia. È un prodotto che prima di essere cucinato deve essere conosciuto. È considerato cibo povero ma pochi altri alimenti hanno le qualità gustative e le proprietà benefiche delle chiocciole.

Queste sono solo alcune delle notizie che abbiamo potuto scoprire dalla la bellissima intervista all’Azienda Iusi di Tarsia (CS) raccolta per il Calendario da Anna Laura Mattesini

Molte le loro proprietà medicinali, mentre in cucina le possiamo gustare al burro, gratinate, alla bourguignonne, in zuppa , in brodo.


CHIOCCIOLE GRATINATE ALLA CALABRESE
di Anna Laura Mattesini

Per 4 persone

40 grosse chiocciole
100 g circa di pane raffermo ammollato in acqua
2 cucchiai di pecorino crotonese
4 spicchi di aglio
1 cucchiaio di aceto
Prezzemolo fresco
Sale
Peperoncino piccante

Normalmente le lumache vengono vendute già spurgate, ma se avete la fortuna di trovarle e raccoglierle personalmente, gettatele in acqua bollente per ¾ minuti, poi lasciatele per una notte in acqua fredda salata (se le acquistate, saltate pure questo passaggio).

Il procedimento lo potete trovare nella
precedente giornata seguendo questo link
 

 

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