Il Pan de Mej è un pane ambrato e profumato con i fiori di sambuco essiccati, che lo caratterizzano fortemente. Croccante e ambrato all’esterno, morbido all’interno, un sapore dolce e burroso. Originariamente veniva preparato dai contadini con la farina di miglio, (mej) un cereale povero con il quale si panificava, vista la mancanza di farina, o l’impossibilità di procurarsela per questo è chiamato anche “pane dei poveri”
Oggi viene preparato anche con lievito chimico diventando un biscotto da inzuppo. In Calabria con i fiori di sambuco si prepara “u pani i maju”.
IL PAN DE MEJ
di Giuliana Fabris
200 g di farina gialla fioretto
100 g di farina gialla
250 g di farina bianca 00
150 g di burro fuso
120 g di zucchero semolato
25 g di lievito di birra
3 uova
50 ml di latte intero
1 pizzico abbondante di fiori di sambuco essiccati
per completare
zucchero a velo vanigliato
zucchero semolato
fiori di sambuco essiccati
Sciogliete il lievito di birra in poco latte tiepido.
Miscelate le tre farine insieme, setacciandole. Mettetele nella impastatrice.
Aggiungete un pizzico di fiori di sambuco, un pizzico di sale, lo zucchero semolato, le uova e il burro fuso. Azionate la macchina a bassa velocità e amalgamate tutto poi unite il lievito di birra sciolto nel latte. Impastate tutto per qualche minuto, poi raccogliete l’impasto a palla in una ciotola e copritela con un canovaccio.
Lasciate lievitare in un luogo tiepido. Io l’ho messa nel forno spento ma con la lampadina accesa.
Nel frattempo rivestite una placca con della carta forno. Una volta che la pasta avrà raddoppiato il suo volume lavoratela brevemente per sgonfiarla, poi formate delle piccole pagnottelle lievemente schiacciate possibilmente della stessa misura. Allineatele sulla placca tenendole ben distanziate perché tendono ad allargarsi.
Lasciatele ri-lievitare per una mezz’ora, poi cospargetele generosamente prima con lo zucchero a velo vanigliato poi con lo zucchero semolato e infine con i fiori di sambuco essiccati.
Cuocete in forno preriscaldato a 190 °C per circa mezz’ora, o fino a quando saranno ben dorati.
Serviteli freddi, con una tazza di panna liquida.