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Risale alla ricca tavola dell’antica Roma l’usanza di aprire la “coena, il pasto più importante e sostanziale del giorno, con qualche cosa che fosse stuzzicante: un vero e proprio antipasto.
L’antipasto deve essere in sintonia con il pranzo, deve essere equilibrato per stuzzicare senza appesantire. Ogni regione arricchisce l’antipasto con i propri piatti tipici perciò non ci meraviglieremo se al mare sarà più facile trovare delle alici o cozze, mentre nelle regioni alpine non mancheranno di certo affettati misti e formaggi di malga; punto comune resteranno sicuramente torte salate, involtini e verdure, crude, cotte o conservate in olio o in agrodolce.
L’antipasto in chiave moderna viene spesso sostituito con finger food molto invitanti, protagonisti anche di ricchi buffet

“Principii o antipasto sono propriamente quelle cosette appetitose che si imbandiscono per mangiarle o dopo la minestra, come si usa in Toscana, cosa che mi sembra più ragionevole, o prima, come si pratica in altre parti d’Italia …….” così era l’antipasto per Pellegrino Artusi

gli antipasti
CARPACCIO DI CACHI PERSIMON, GORGONZOLA E RUCOLA
di Giuliana Fabris

per 6 persone

2 cachi Persimon
1 mazzetto di rucola
150 g di gorgonzola piccante
50g di nocciole
1 cucchiaio abbondante di aceto balsamico
olio, sale, pepe

Sbucciate i cachi, affettateli sottilmente a rondelle.
Appoggiate le fette su un letto di rucola lavata e asciugata, spezzettate il gorgonzola piccante e distribuitelo sui cachi.
Tostate le nocciole, tagliatele grossolanamente.
Preparate la vinaigrette emulsionando in una ciotola l’olio, il sale, il pepe e l’aceto balsamico. Condite i cachi e completate con le nocciole tostate.

 

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