Quale sia la loro storia è certo che sulle nostre tavole i grissini si lasciano sempre sgranocchiare, stirati al sesamo o al mais con lievito madre sono solo due dei tantissimi gusti. La forma più antica e tradizionale del grissino è il rùbatà, lungo dai 40 agli 80 cm e di forma più nodosa, data dalla lavorazione a mano per arrotolamento; più recenti sono invece i grissini stirati. Sono talmente gustosi e leggeri da diventare un ottimo sostituto del pane, in accompagnamento a diverse pietanze, ma anche un gradevolissimo snack aperitivo, o per merenda.
GRISSINI DOLCI CON UVETTA E ROSMARINO
di Manuela Valentini
250 g farina bianca 0
10 g lievito di birra
40 g zucchero
120 ml acqua
100 g uvetta
olio extra vergine oliva
rosmarino sale
Il giorno prima prendete un po’ di rosmarino tritatelo e mettetelo in infusione con dell’olio
Mettete a bagno l’uvetta in acqua fredda per 2-3 ore o in acqua calda per 15 minuti, poi scolatela e asciugatela.
Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida e poi aggiungete un po’ alla volta la farina, lo zucchero e un pizzico di sale.
Impastate fino ad ottenere una pasta bella lavorata e morbida.
Appiattite la pasta sul tavolo e distribuite sopra l’uvetta e l’olio col rosmarino ed amalgamate, formate un panetto di forma allungata, spennellatelo d’olio e mettete a lievitare su una placca del forno per un’ora circa
Quando il panetto è lievitato stendetelo alla spessore di mezzo cm, con un largo coltello unto d’olio tagliate la pasta a fette larghe 1cm e assottigliatene le estremità.
Mettete i grissini su una teglia da forno un po’ distanziati tra loro, lasciate lievitare 10 minuti poi cuocete in forno preriscaldato a 200 °C per circa 15 minuti.