Blog post

I liquori e gli sciroppi fatti in casa hanno una tradizione secolare, se non millenaria. E’ dai monaci che da sempre sono ricercatori e grandi conoscitori di erbe officinali e dall’esigenza di conservare nel tempo i principi curativi delle piante e di potenziarne l’efficacia nascono liquori e sciroppi.
I liquori sono anche una testimoni di una antica tradizione di ospitalità, con cui l’ospite veniva ricevuto, in un’atmosfera di cordialità. Nelle scorse giornate abbiamo potuto presentarvi una rassegna rappresentativa di liquori e sciroppi, ottenuti da frutti, erbe, fiori, bacche come il liquore al basilico, all’alloro e delle 100 foglie

dei liquori
IL MARASCHINO
di Elena Broglia

300 grammi di noccioli di amarena
500 ml di alcol per liquori a 95°
400 g di acqua
400 g di zucchero

Snocciolate le amarene (che si possono utilizzare per il liquore ratafià o per candirle o per una deliziosa confettura), mettete i noccioli di amarena in un vaso a chiusura ermetica con l’alcool e chiudete accuratamente.
Lasciate in infusione per 50/60 giorni in un luogo buio, lontano da fonti luminose, e fresco.
Passato questo periodo filtrate il liquido in modo da rimuovere i noccioli.

Pesate acqua e zucchero, poneteli in una pentola mettete sul fuoco basso e mescolate fino a quando lo zucchero si scioglie completamente. Spegnete il fuoco e fate raffreddare a temperatura ambiente, unite all’infuso.
Travasate il liquore così ottenuto nelle bottiglie, chiudete con un tappo e attendete un mesetto prima di assaggiarlo.

Ottimo come bagna per dolci, ma anche come liquore dopo i pasti essendo molto profumato e aromatico.

 

Previous Post Next Post