Le pittule, pittole o pittulille sono delle notissime frittelle tipiche del Meridione d’Italia, il nome deriva da “pita”, ovvero “pane, focaccia”, quindi “piccoli panini“. Vengono realizzate con l’impasto lievitato simile a quello della pizza, sono fritte così come sono e spesso farcite in maniera gustosa. Tradizionalmente vengono preparare tra novembre e dicembre. Molto diffuse anche in Basilicata e Campania, in molte zone viene aggiunto all’impasto la patata lessa, che lo rende più morbido: è il caso delle crispelle, o dei noti cullurielli calabresi, a forma di ciambella.
Nella vicina Albania c’è una frittella di pasta lievitata molto simile, con un impasto un po’ più ricco ma che può essere ugualmente dolce o salata, semplice o farcita, anche con il nome richiama le nostre pittule o pittole
PETULLA FRITTELLE ALBANESI
di Alessandra Uriselli
dosi per 4-6 persone
600 g di farina
250 g di latte tiepido
3 uova
2 pizzichi di sale
½ cucchiaino di zucchero semolato
2 cucchiai di olio
8 g di lievito di birra
abbondante olio per friggere
zucchero semolato
cioccolato fuso
Sciogliete il lievito col latte tiepido, mettete la farina in una ciotola e impastate insieme alle uova. Unite sale e zucchero e lavorate il tutto fino ad ottenere un impasto liscio e morbido.
Coprite la ciotola con della pellicola trasparente e con un canovaccio e lasciate lievitare in luogo riparato da correnti per circa 2 ore o fino a che l’impasto non avrà raddoppiato il suo volume.
Trascorso questo tempo, mettete un po’ di olio sull’impasto (questa vi permetterà di avere le mani pulite senza che l’impasto si attacchi) e formate delle palline di impasto e cercate di assottigliarle per formare delle frittelle tonde di 7-8 cm. Friggete in abbondante olio caldo e adagiatele in un piatto con dello zucchero o cioccolato fuso.
Servite calde.