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La storia dello sciroppo di rose è delicata e affascinante come lui, una storia che parla di cura e di tradizione ligure. Della sua produzione artigianale che si rinnova anno dopo anno e della tradizione dell’oro rosso della Valle Scrivia possiamo leggere gli approfondimenti delle scorse giornate a lui dedicate. Con le rose e lo sciroppo di rose possiamo arricchire la nostra cucina con l’acqua di rose e i petali brinati, il flan e le tortine con ai petali di rosa, deliziosi dolcetti al coccoprofumate panne cottepiatti salati. Oggi dei deliziosi amaretti preparati per il progetto Cook My Books

dello sciroppo di rose
AMARETTI ALLA ROSA
di Nicol Pini

200 g di farina di mandorle (oppure 150 g di mandorle + 50 g di mandorle amare)
55 g di zucchero semolato
50 g di albume
2 cucchiai di sciroppo di rose
zucchero a velo

In una terrina mescolate tutti gli ingredienti con un cucchiaio, tranne lo zucchero a velo, fino ad ottenere un composto morbido, ma compatto.
Lasciate riposare l’impasto un’ora coperto con pellicola trasparente.

Versate sul piano di lavoro lo zucchero a velo, poi prelevate l’impasto e formate una pallina grande come una noce facendola roteare tra le mani, quindi rotolatela nello zucchero a velo eliminando quello in eccesso.
Mettete la pallina su una teglia foderata con carta da forno.

Procedete fino a terminare l’impasto, quindi infornate gli amaretti nel forno caldo a 180 °C per 18 minuti.

Nota
Se desiderate una nota di rosa ancora più intensa potete aggiungere un paio di gocce di essenza di rosa edibile

 

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