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Nei ricordi della mia infanzia la domenica di Pasqua mia nonna, vestita di tutto punto e con i capelli profumati di lacca, varcava la sacra soglia della chiesa stringendo al petto un cestino pieno di uova sode da far benedire.

Le avremmo gustate più tardi, condite solo con sale e olio, per coglierne a pieno sapore e benedizione, eppure non sarebbero state le uniche uova che avremmo mangiato durante il pranzo; ad attenderci, già stese in belle mostra sul grande vassoio d’argento, avremmo trovato le colorate, invitanti uova ripiene.

Indubbiamente le mie preferite erano le classiche con tonno, maionese e capperi.

L’uovo sinonimo di perfezione, l’uovo simbolo ancestrale di fertilità, di vita, del ciclo della vita che muore e ritorna, l’uovo simbolo di rinascita.

E se questo è, storicamente e nell’immaginario comune, l’uovo allora le uova ripiene, con i loro colori vivaci, con il loro aspetto invitante, con la fantasia delle possibili farce, possono rappresentare l’aspetto giocoso della vita, il suo gusto pieno e variegato, la trasformazione che accompagna ogni rinascita.

L’uovo ripieno, per essere perfetto, deve essere trattato con cura e con le dovute attenzioni perché dovrà essere alla fine un piccolo capolavoro, invitante nell’aspetto e delizioso nel gusto.

Le uova dovranno essere immerse completamente in acqua e poi cotte a fuoco moderato per 11/13 minuti così il tuorlo risulterà ben sodo e giallo. Una volta sode le uova verranno raffreddate sotto acqua corrente per un minuto e di seguito trasferite in una ciotola capiente piena di acqua e ghiaccio.

Poi sarà il momento di sgusciarle, facendo molta attenzione a non sciupare l’albume ormai solido, e di tagliarle a metà con un coltello affilato. Il tuorlo dell’uovo verrà tolto per andare a formare il ripieno delle uova insieme agli altri ingredienti scelti; una volta pronte le farce le uova dovranno essere nuovamente riempite con delicatezza e attenzione.

Le uova ripiene sono un grande classico della tradizione culinaria del nostro Paese, specialmente nel periodo pasquale, sono ottime servite durante l’antipasto o come finger food in un bouffet; che siano realizzate con ripieni che seguono la tradizione o che siano frutto della fantasia di chi sta in cucina, faranno certamente successo grazie alla forza della loro insita versatilità che le rende adatte ai più fortunati e variegati matrimonio e invitanti in ogni occasione.

Uova ripiene di tonno

6 uova sode
6 acciughe
100 g di tonno

2 cucchiai di maionese
pepe a piacere

Per prima cosa assodate le uova come indicato sopra. Quando saranno fredde sgusciatele delicatamente e tagliatele a metà, in due parti uguali. Estraete con molta attenzione i tuorli, l’albume dovrà restare integro, per questa ricetta ne userete soltanto quattro su sei. In una ciotola preparate il ripieno delle uova mischiando i 4 tuorli, la maionese, il tonno e le acciughe sminuzzate e una passata di pepe.  Aiutandovi con un cucchiaino o con una tasca da pasticceria riempite i mezzi albumi con il saporito ripieno che avete preparato. Lasciate riposare in frigorifero un’ora prima di servire, coperte con della pellicola trasparente.

MIchela Gomiero – ….. con salsa tartata

Manuela Valentini – …. di ceci

 

Articolo di Francesca Geloso

Foto di Michela Gomiero

 

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