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Il tartufo vive in simbiosi con le radici delle piante e viene considerato una sentinella ambientale perché non cresce in terreni inquinati. Molto pregiati i tartufi bianchi e neri con caratteristiche diverse, quello delicato bianco è da utilizzare esclusivamente a crudo, al contrario quello nero resiste ad una breve cottura.

il tartufo
SPAGHETTI ALLA CHITARRA AL TARTUFO ESTIVO
di Anna Laura Mattesini

per 4 persone

450 g di spaghetti alla chitarra freschi (con polvere di tartufo nell’impasto, opzionale)
1 spicchio di aglio sbucciato
70 g di burro
50/60 g di tartufo nero
sale
pepe
prezzemolo

Sciogliete in un tegame il burro e soffriggete brevemente lo spicchio d’aglio, fino a quando si ammorbidisce.
Schiacciatelo e toglietelo.
Affettate sottilmente il tartufo con l’apposito attrezzo e mettete i pezzi più piccoli, o sbriciolati nel burro caldo.
Coprite con un coperchio e lasciate insaporire a fuoco spento.

Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata al dente.
Scolateli e aggiungeteli al burro nel tegame, con un cucchiaio dell’acqua di cottura, una spolverata di prezzemolo fresco tritato e un pizzico di pepe nero macinato al momento.
Saltate gli spaghetti nel tegame per un paio di minuti (o girateli velocemente con un mestolo) e serviteli con le fette di tartufo precedentemente ricavate.

Se volete una versione più ricca degli spaghetti alla chitarra ai tartufi, potete aggiungere del parmigiano o del pecorino grattugiato e mantecare per un paio di minuti.

Una variante molto golosa la potete realizzare omettendo la polvere di tartufo nell’impasto degli spaghetti e sostituendo il 10% della farina con altrettanta farina di castagne.

 

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