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Pizza di Pasqua, o crescia? Spesso usati come sinonimi, sono due preparazioni molto diverse e variano di zona in zona, man mano che si attraversano le Marche e l’Umbria, regioni di origine di queste due appetitose preparazioni.

La pizza di Pasqua umbra ha ottenuto il riconoscimento P.A.T. (prodotto artigianale tipico) dal Ministero delle Politiche Agricole e nulla ha a che vedere con la pizza: si tratta infatti di un lievitato alto e morbido, a forma di panettone, contenente molto formaggio grattugiato e a pezzi nell’impasto. Questo la rende particolarmente saporita.

La crescia marchigiana, invece, varia dalla piadina sfogliata di Urbino, a volte unta con strutto e ripassata sulla piastra (crescia onta), alla focaccia anconetana, preparata con la pasta da pane.

Man mano che si procede verso Sud, la crescia diventa sempre più alta e sempre più farcita.

Nel periodo pasquale si sovrappone alla pizza di Pasqua, diventando la stessa ricetta.

Difficile stabilirne l’origine precisa: se ne trovano tracce in alcuni ricettari dell’800, come quello redatto dalle monache di un monastero anconetano intitolato ” Memorie delle cresce di Pasqua fatte nel 1848″, ma la tradizione risale a molto prima, presumibilmente nel Medio Evo.

Ne esiste anche una versione dolce, con canditi e glassa di zucchero.

Pizza al formaggio

  • 350 g di farina bianca
  • 80 g di parmigiano grattugiato
  • 40 g di groviera
  • 40 g di provolone
  • 40 g di pecorino
  • 20 g di lievito di birra
  • 2 uova
  • Sale
  • Olio d’oliva

Impastare il lievito di birra, sciolto in un po’ d’acqua, con 100 g di farina e fate un panetto morbido, mettete a lievitare coperto e in un luogo tiepido.

Nel frattempo versate sulla spianatoia la farina rimasta, unite un pizzico di sale e una cucchiaiata d’olio: impastare unendo a poco a poco un bicchiere d’acqua tiepida, lavorare bene e formare una palla. Grattugiate 50 g di parmigiano, 25 g di groviera e 25 di provolone, tagliate il formaggio rimasto a dadini. A parte sbattere le uova e unire il formaggio grattugiato e quello a dadini, incorporate tutto alla pasta e poi aggiungete il panetto lievitato lavorando fino a quando la pasta si staccherà dalla spianatoia e dalle mani. Oliare una tortiera alta e stretta e porvi la pasta coprirla e farla lievitare. A lievitazione avvenuta infornare a 200°  e cuocere per circa mezz’ora. Servire tiepida.

 

Articolo di Anna Laura Mattesini

Foto di Tamara Giorgetti

Ricetta da “Ricette regionali italiane” di Anna Gosetti

 

1 Comments

  • Sukumar

    2 Aprile 2018 at 16:03

    Ciao Claudia, ti linkiamo il post blog de “La creatività e i suoi colori dove trovi la ricetta della crescia. Clicca qui

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