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Le Seadas o Sebadas, sono dolci tipici della vita pastorale, a ricordo del ritorno (primaverile) dalla transumanza (trasferimento dei greggi dai monti della Barbagia al più caldo Campidano). Sono una specialità nuorese, soprattutto di Oliena.

Ingredienti

Per la pasta

500 g di farina
sale
50 g di strutto

Per il ripieno

550 g di formaggio fresco, lasciato acidulare per almeno 2 giorni
sale
la scorza di un limone o un’arancia, non trattati
25 g di semola
olio d’oliva per friggere

Per addolcire

miele, preferibilmente di corbezzolo, o zucchero

Avvolgete il formaggio fresco in un telo e lasciatelo riposare entro un piatto per almeno due notti, il tempo di acidificare. Prendete un tegame, mettetelo sul fuoco e insieme ad un bicchiere di acqua calda fate fondere il formaggio, con una presa di sale e la scorza del limone grattugiata. Mescolate più volte fino ad ottenere una pasta  abbastanza liquida, che “asciugherete” aggiungendo la semola. Seguitate a lasciare sul fuoco e a rimescolare, tanto che l’acqua venga assorbita del tutto e il formaggio abbia formato una crema densa. Togliete dal fuoco, lasciate intiepidire e, con le mani bagnate di acqua, confezionate tanti dischetti di circa 4 cm di diametro e dello spessore di uno; da conservare, una volta asciutti, in un cesto, separati da teli o panni. Questa lavorazione si può fare il giorno prima, ma per la conservazione lasciarli in luogo fresco o in frigorifero.

Preparate la pasta intridendo la farina con pochissima acqua tiepida salata, poi aggiungete lo strutto. Appena l’impasto risulta liscio e sodo, confezionate tanti dischetti sottili, al centro dei quali mettete i sebadas (ripieno di formaggio); ricoprite con un altro dischetto di pasta, saldate bene i bordi e ritagliateli, per decorarli, con una speronella dentata, tutt’intorno.

Friggete i sebadas in abbondante olio bollente; appena sgrondati dell’olio, ricopriteli di miele o di zucchero e serviteli caldi.

Variante: la farcia si può aromatizzare con un nonnulla di zafferano. Diluire il miele con succo di arancia.

Fonte: La Cucina Sarda in 450 Ricette Tradizionali di Alessandro Molinari Pradelli – Newton & Compton Editori, 1997
Fotografie a cura di Sara Sguerri – Pixelicious

7 Comments

  • Torta di ricotta di pecora

    19 Aprile 2017 at 9:04

    […] dei “Dolci al formaggio”, secondo il Calendario del cibo italiano firmato MTC e qui trovate taaaante informazioni e ricette dei dolci al formaggio. Appena si pensa ad un dolce al […]

  • Silvia

    19 Aprile 2017 at 9:06

    Ho sempre avuto voglia di provarle, ma la confezione di fabbrica da friggere a casa che vedevo al supermercato non mi ispirava granché…

  • La mia Pastiera napoletana | Ricetta ed ingredienti dei Foodblogger italiani

    19 Aprile 2017 at 11:38

    […] il Calendario del Cibo Italiano dedica la giornata ai Dolci di formaggio, ed io devo assolutamente partecipare con la mia pastiera napoletana!La Pastiera è il Dolce […]

  • Elena

    19 Aprile 2017 at 14:03

    Assaggiate ad una festa sarda, ho sempre rincorso la ricetta perfetta, questa mi sembra giusta giusta … grazie!!!

  • Laura

    19 Aprile 2017 at 19:49

    Uno dei tanti meravigliosi dolci al formaggi della nostra tradizione… e poi con queste meravigliose foto: irresistibili!

  • Katia Zanghì

    20 Aprile 2017 at 0:16

    Le foto sono bellissime.E la ricetta dovrò decidermi a provarla.

  • Millefoglie di ricotta e cioccolato con salsa di fichidindia dell'Etna – TartetaTinA

    2 Gennaio 2018 at 9:19

    […] E’ una ricetta a cui tengo  molto e allora mi faceva piacere ripresentarla per la Giornata Nazionale dei dolci di formaggio del Calendario del Cibo Italiano . […]

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