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Tutte le regole, si sa, hanno le loro eccezioni. E cosi, la regola principe di tutti i conventi di suore, di bandire i piaceri della carne dalla santità di quei luoghi, veniva sistematicamente infranta appena si passava dal silenzio dei chiostri al tepore delle cucine: e’ qui infatti che si creavano i dolci più voluttuosi e sensuali, puro piacere per il palato e per tutti i sensi. Fra questi, le Monachine, dolce prodotto nel Monastero delle Trentatrè a Napoli, un involucro di fragrante pasta sfoglia ripieno di crema pasticciera e amarene considerato l’antenato della più celebre sfogliatella Santa Rosa.

Le Monachine

Ingredienti 
per 12 – 24 pezzi
(in base alle dimensioni)

500 g di pasta sfoglia
1 uovo
crema pasticcera
2 tuorli d’uova
150 g di zucchero
40 g di amido (di grano o di mais)
0,5 l di latte
la buccia di mezzo limone grattugiata

Per completare
Amarene
zucchero a velo

In una pentola dal fondo spesso battete i tuorli con zucchero con l’aiuto di una frusta a mano. Sciogliete l’amido in mezzo bicchiere di latte poi aggiungetelo al latte rimanente stemperando bene il tutto. Versate lentamente il latte con l’amido sui tuorli battuti amalgamandolo con la frusta.

Trasferite il tegame sul fuoco e, sempre mescolando con la frusta, cuocete a fiamma bassa per 10 – 12 minuti fino ad ottenere una crema soda e spessa come un budino. Al termine incorporate la buccia di limone grattugiata. Versate la crema in una terrina e coprite con pellicola a contatto lasciatela raffreddare.

Stendete la pasta sfoglia non troppo sottile, ritagliate con precisione dei quadrati usando un coppapasta. Sbattete l’uovo, pennellate l’interno dei quadrati, chiudeteli sovrapponendo gli angoli opposi, ottenendo così tanti triangoli, attenzione a non premere assolutamente la sfoglia che deve essere solo delicatamente appoggiata.

Sistemate le monachine su una teglia protetta da carta da forno, cuocete in forno statico già a temperatura a 200° per circa 15 minuti, devono dorare. Lasciatele raffreddare bene.

Una volta fredde con l’aiuto di un coltello riprendete la linea di separazione tra i due bordi che in cottura si saranno uniti senza sigillarsi, infilate con delicatezza la lama del coltello non per incidere ma per praticare una pressione, la monachina con un po’; di aiuto si aprirà a conchiglia.

Riempite con crema pasticcera decorare con zucchero a velo e amarene.

Fonti
La ricetta della crema pasticcera è tratta da Mandorle Amare di Maria Grammatico e Mary Taylor Simeti
La ricetta delle monachine è del sig. Catello Tucci, un quasi centenario pasticcere stabiese.
Fotografie a cura di Anna Calabrese – La Cucina di Anisja

6 Comments

  • Dai monasteri piceni i buffi funghetti –

    29 Aprile 2017 at 8:56

    […] il GN dei dolci del convento  del Calendario del Cibo Italiano ho preparato i ‘funghetti’, dolcetti tipici di molti […]

  • Struffoli per la GN dei Dolci del Convento | Il castello di PattiPatti

    29 Aprile 2017 at 9:03

    […] Questa è la ricetta della mamma della cuoca, ricevuta dalla sua mamma, ricevuta da non si sa chi… ed è il nostro contributo per la GN dei dolci del Convento per il Calendario del Cibo […]

  • Tamara Giorgetti

    29 Aprile 2017 at 14:43

    Ottima ricetta di Anna da provare, la farò sicuramente, brava Anna

  • Gaia

    29 Aprile 2017 at 23:37

    Bellissimo e buonissimo intervento, Anna!

    1. Anna

      30 Aprile 2017 at 9:43

      Grazie Tamara, sei gentilissima e cara, come sempre, un abbraccio

    2. Anna

      30 Aprile 2017 at 9:45

      Grazie, sono contenta che ti sia piaciuto, sei molto gentile, un abbraccio …

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