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L’angelica come raccontano le Sorelle Simili, nel loro libro “Pane e Roba dolce” è la libera interpretazione della “ciambella a Macchina” e assicurano darà moltissime soddisfazione. Una deliziosa brioche sfogliata con una lavorazione particolare che la rende spettacolare e che abbiamo il piacere di riproporre con i consigli di chi ha avuto l’occasione, nel lontano 2006, di imparare proprio da loro a prepararla.
Una ricetta preparata rigorosamente a mano, ma ricca di consigli per un ottima angelica.

angelica
TORTA ANGELICA
di Cinzia Martellini

Ricetta delle Sorelle Simili
Lievitino

135 g farina di forza
13 g di lievito di birra
75 g di acqua

In una ciotola piccola fate la fontana con la farina, mettere l’acqua al centro e sbriciolateci il lievito, scioglierlo bene, prendete poi la farina dall’interno della fontana e impastate. Lasciate lievitare il panetto fino al raddoppio.

Impasto

400 g di farina di forza
75 g di zucchero
120 g di latte tiepido
3 tuorli
120 g di burro morbido
1 cucchiaino di sale

Farcitura

75 g di uva sultanina, ammollata in acqua e rum e asciugata *
75 g di scorza d’arancia candita
50 g di burro fuso

Glassa coprente

150 g di zucchero a velo
1 albume

In una grande ciotola fate la fontana con la farina, mettete al centro il latte, quindi i tuorli rigorosamente sopra il latte e amalgamate senza prendere farina, poi mettete lo zucchero e amalgamate, quindi il sale prendendo un po’ di farina. Unite poi il burro morbido e battere l’impasto finché si stacca dalle pareti della ciotola. Per far ciò si impasta con la mano a cucchiaio prendendo la pasta dal fondo e tirandola verso l’alto rovesciandola poi di nuovo nella ciotola (meglio stando seduti con la ciotola sul grembo, come facevano una volta le nostre nonne per impastare).
– Mettete il lievitino sul tagliere, apritelo come una pizza, metteteci l’impasto brioche dentro, richiudete i bordi e iniziate a impastare e a battere finché i due impasti non saranno ben amalgamati, non si deve vedere nessuna striatura biancastra. Più aria assorbe l’impasto e meglio si sviluppa la lievitazione. Rimettete poi l’impasto in una ciotola leggermente imburrata, schiacciatelo lievemente col palmo della mano (aiuta a far lievitare la pasta più in fretta) e lasciate lievitare in luogo tiepido fino al raddoppio, un’ora abbondante.
– Rovesciate la pasta sul tavolo infarinato, infarinatela leggermente sopra per far scorrere il matterello e senza lavorarla e senza schiacciarla troppo, stendetela formando un rettangolo di 3 mm di spessore. Pennellate abbondantemente con il burro fuso, farcite con l’uvetta e i canditi di arancia leggermente frullati, così si scioglieranno in cottura. Arrivate a farcire tutti i due lati corti fino al bordo, ma rimanete a 4 cm dal bordo nei lati lunghi.
– Arrotolate dal lato più lungo poi, con un coltello infarinato, tagliate a metà per il lato lungo. Ricordatevi di infarinare la lama ogni tanto per evitare che si appiccichi alla pasta. Separate i due lati aiutandovi con il coltello o la spatola di ferro, girateli in modo che la parte tagliata sia rivolta sopra, sovrapponete la parte centrale e formate una treccia tenendo la parte tagliata sempre verso l’alto. Avvolgete la treccia a spirale per riuscire a sollevare tutta la pasta con la spatola e adagiatela sopra una teglia dove andrà riaperta e poi richiusa per formare una ciambella. Spennellate ancora con burro fuso e fate lievitare coperta fin quasi al raddoppio, circa 40 minuti.
Cuocete poi a 200 °C per 20/25 minuti.
– Preparate la glassa montando l’albume con lo zucchero a velo. Volendo potete fare una glassa più velante usando solo 4 cucchiai di zucchero a velo. Appena esce dal forno spostate la torta su una gratella e spennellatela con la glassa e lasciatela asciugare.

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