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Non solo struffoli e pignolate però ma anche giggeri, cicerchiate, carteddate, crostoli, turdilli e purcedduzzi … per le feste ne avremo da friggere! Se in Campania ci sono gli struffoli, in Calabria possiamo gustare la cicerchiata e in puglia le cartellate
Le cartellate vengono chiamate in dialetto “Cartddate”, è un tipico dolce della Puglia, in particolare di Bari, che si gusta nel periodo natalizio e che risale al XVI secolo.

struffoli
LE MIE CARTELLATE
di Elena Broglia

Per 25 cartellate

250 di farina debole
50 g di olio extravergine
50 g di vino bianco secco
1 tuorlo d’uovo
1 cucchiaio di Sambuca
acqua calda .
vino cotto
miele

Mettete la farina a fontana su una spianatoia, all’interno mettete il tuorlo, la Sambuca e il vino emulsionato con l’olio.
Impastate fino ad ottenere un impasto non appiccicoso, ma nemmeno troppo duro, se necessario aggiungete un po’ d’acqua tiepida.
Stendete la pasta molto sottile (ultimo foro della sfogliatrice) e tagliate delle strisce larghe 4 cm e lunghe circa 40 cm con l’apposita rotellina tagliapasta. Piegatele a metà per il lato lungo e mettendo “in piedi “, unendo i due lembi, ogni 3 cm circa, formando delle cullette. Arrotolate le strisce a spirale su sé stesse pizzicandole in modo da bloccarle. Si formeranno come delle roselline di pasta. Fate riposare per un giorno intero poggiate su di un asciughino, così da essiccarle. Una volta asciutte, friggete le cartellate in abbondante olio ben caldo, finché la superficie non sarà dorata e scolate e posizionate su carta assorbente da cucina.
Fate scaldare il vino cotto a fuoco basso in un tegame, non fatelo bollire altrimenti diventa amaro, immergervi le cartellate singolarmente per qualche secondo, girarle su se stesse.
Lo stesso con il miele, scaldatelo in padella, così da renderlo molto liquido anche in questo caso girate e condite le cartellate. Mettete su piatto da portata e spolverizzate con cannella.

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