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A Natale per secoli sia nelle famiglie dell’alta borghesia che nelle case più umili il Cappone difficilmente mancava, spesso acquistato a fronte di notevoli sacrifici. Un’usanza che anche il Manzoni richiama nei Promessi Sposi, quando racconta di Renzo Tramaglino e i quattro capponi vivi portati in dono all’avvocato Azzeccagarbugli. Non solo ripieno, ma anche semplicemente cotto al forno, ma il segreto per un ottimo risultato del piatto, in qualsiasi modo lo si prepari, è la  cottura lenta.

cappone
CAPPONE AL FORNO
di Giuliana Fabris

1 bel cappone
1 piccola cipolla
60 g  pancetta liscia
1 bicchiere di vino bianco
2 o 3 rametto di rosmarino
2 o 3 foglie di salvia
1 rametto di timo
1 foglia di alloro
olio, sale, pepe

Pulite e fiammeggiate il cappon e, lavatelo ed asciugatelo, salate e pepate l’interno.
Pulite una piccola cipolla, avvolgetela nella pancetta e infilatela nella pancia del cappone insieme a un rametto di rosmarino e a una foglia di salvia.
In una teglia mettete un poco di olio e rosolate da tutte le parti il cappone con un altro rametto di rosmarino, il resto della salvia, l’alloro e il timo, regolate di sale e pepe e una volta rosolato sfumate con il vino bianco.
Quindi trasferite in forno già caldo a 180 °C / 200 °C controllandolo spesso girandolo e bagnandolo col suo fondo ogni tanto. Portate a cottura e servite ben caldo con le verdure.

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