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La cucina ebraica e quella italiana sono state per secoli partecipi di un gioco di dare e prendere, di scambio reciproco. L’influenza ebraica sulla cucina italiana è molto vasta. Sono di natura ebraica per esempio, le caponate, dato che, come conferma anche l’Artusi, la melanzana era considerata fino all’800 cibo da ebrei; così come il carciofo, che una volta aperto a girasole e fritto, diventa « alla giudia » emblema incontestabile della tradizione culinaria romana, ebraica e non.
La cucina ebraica italiana è una cucina di territorio, che si adatta alle tradizioni regionali e storiche

cucina ebraica
TORTA EBRAICA DI ARANCE E MANDORLE
di Francesca Geloso

Ricetta di Micol Hillman
Per tortiera da 23 cm

2 arance dolci, grandi
burro per ungere
300 g di farina di mandorle
1 cucchiaino e mezzo di lievito in polvere
mezzo cucchiaino di sale
300 g di zucchero
6 uova

Fate bollire l’acqua e aggiungete le arance. Portate di nuovo ad ebollizione e fate sobbollire a fuoco molto lento per circa un’ora e mezzo. Quindi, drenate, raffreddate, tagliate in quarti e rimuovete i semi. Una volta tolti i semi, fate una purea, con le bucce. Non frullate troppo devono rimanere alcuni pezzettini.
Riscaldate il forno a 180 °C, con la griglia in posizione centrale. Imburrate una tortiera da 23 cm.
In una ciotola, sbattete le mandorle, il lievito e il sale. In un’altra ciotola più grande, sbattete lo zucchero e le uova fino a quando sono ben amalgamati. Unite l’arancia e quindi aggiungete il composto di mandorle.
Versate questo impasto nella teglia e cuocete. Fate la prova stecchino che deve essere pulito e la superficie della torta deve essere rosolata uniformemente sulla superficie. Il tempo di cottura è generalmente di circa un’ora, ma dipende dal forno.
Lasciate riposare la torta 15 minuti in teglia, quindi trasferitela su una gratella per raffreddare completamente.
Se volete potete guarnirla con una fetta d’arancia caramellata

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