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Con la caratteristica forma di un bocciolo di rose e la sua fragrante pasta lievitata ricca di burro, la torta di rose è simbolo del Garda, del mantovano e bresciano. Si dice che fosse servita per la prima volta a Mantova al pranzo di nozze di Isabella d’Este con Federico II Gonzaga e che ad inventarla fosse stato niente di meno che Cristoforo di Messisburgo, ispirato dalla bellezza della giovane sposa.
Una torta di rose veramente notevole è quella prodotta da Infermentum, un laboratorio artigianale che abbiamo potuto visitare e di cui vi abbiamo raccontato la loro passione e determinazione che quei ragazzi e collaboratori mettono nella loro attività.
Abbiamo anche potuto approfondire la vera storia dei Cinnamon Rolls per cercare la paternità del felicissimo matrimonio fra un impasto lievitato, non dolce, e arrotolato su se stesso e la cannella.
Questa splendida torta di rose fotografata dalla bravissima Lisa Fregosi, è stata preparata con la ricetta della tratta dal libro “Dolci regali” di MTChallenge che oggi vi riproponiamo.


TORTA DI ROSE

di Lisa Fregosi

ricetta da “Dolci Regali” di Mtchallenge
Per uno stampo rotondo
da 24 – 26 cm di diametro

Per l’impasto

120 ml di latte
12 g di lievito di birra
500 g di farina
3 uova intere
50 g di zucchero semolato
1 cucchiaio di maraschino
40 g di burro, ammorbidito e tagliato a tocchetti

Per la farcia

100 g di zucchero
100 g di burro, ammorbidito

Per la lucidatura

1 tuorlo
1 cucchiaio di latte per spennellare

Sbriciolate il lievito di birra nel latte e mescolate bene per farlo sciogliere.
Setacciate la farina nella ciotola della planetaria e unite poi lo zucchero, le uova, il maraschino e il lievito sciolto nel latte: impastate a velocità minima con la frusta a foglia fino a quando l’impasto si staccherà dalle pareti della ciotola. A questo punto, con l’aiuto di una spatola, staccate tutti i residui di impasto rimasti nella ciotola, aumentate leggermente la velocità e lavorate dai 5 ai 10 minuti, fino a quando l’impasto sarà perfettamente incordato, cioè si staccherà completamente dalla ciotola e, se steso tra le mani, formerà un velo.

 

Il procedimento lo potete trovare nella
precedente giornata seguendo questo link
 

 

 

 

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