Le sarde o sardine fanno parte del gruppo del pesce azzurro e le possiamo apprezzare in moltissime le ricette della nostra tradizione,
Sarda o sardina sono sinonimi ma è abitudine diffusa identificare con sarda il pesce fresco, mentre sardina indica soprattutto il pesce conservato, considerato una vera prelibatezza sin da epoche antiche.
Per conoscerne caratteristiche e differenze con l’acciuga vi consigliamo la lettura del precedente articolo.
ARROTOLATO DI SARDE A BECCAFICO
di Calogero Rifici
per 4 persone
900 g di sarde fresche
150 g circa di pangrattato
100 g di rucola
La buccia grattugiata di un limone non trattato
40 g di mandorle
40 g di uva passa
1 pezzetto di zenzero
2 spicchi d’aglio
Sale e pepe
olio extravergine
Acquistate sarde fresche devono essere con la carne dura ed elastica, pulitele privandole della testa e delle interiora e delle lische, apritele a libro, lavatele e asciugatele.
Mettete in ammollo l’uva passa, tostate le mandorle e tagliuzzatele, grattugiate la buccia di limone e lo zenzero, tagliate l’aglio finemente e mescolate tutto.
In una padella antiaderente, fate tostare la mollica di pane, con e un pizzico di sale, e il composto creato prima, fate tostare stando attenti a non bruciare il pane.
In una teglia ricoperta di carta forno deponete le sarde a formare una base, salate e pepate le sarde, coprite con il pangrattato tostato, un filo d’olio extravergine e arrotolate a formare un cilindro, fissate il rotolo con degli stecchini.
Infornate in forno caldo, a 180 °C, per circa 25 minuti.