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Gli gnudi, tipici senesi e grossetani devono la loro delicatezza ai pochi ingredienti con cui sono preparati. L’unica regola da rispettare è essere parsimoniosi con la farina, utilizzandone giusto quanto basta per poterli modellare e ottenere gli gnudi morbidi come un cuscino.
Classici sono gli gnudi agli spinaci, ma si possono preparare con tantissimi ingredienti come la barbabietola o come quelli di mare che si tuffano in un brodetto

gli gnudi
GNUDI CON BIETE E BARBABIETOLA
di Manuela Valentini

200 g di biete fresche (solo le foglie)
1 barbabietola secca da grattugiare
250 g di ricotta
1 uovo
35 g di farina
3 foglie di salvia
50 g di parmigiano
25 g di burro fuso
sale
pepe
noce moscata

Mettete la ricotta in uno scolapasta per qualche ora o dalla sera precedente in frigorifero.
Lavate le foglie delle biete e lessateli tuffandole in poca acqua salata, poi scolatele e mettetele subito in acqua fredda quindi scolatele nuovamente molto bene e fatele raffreddare. Mescolate la ricotta con la farina, il parmigiano e l’uovo, amalgamate bene e unite un pizzico di noce moscata, sale e pepe.

Dividete l’impasto in due ciotole ad una aggiungete le biete ben tritate, mentre al secondo un po’ di barbabietola grattugiata, mescolare bene entrambi i composti.
Mettete a bollire una pentola d’acqua salata.
Con entrambi gli impasti formate delle polpettine rotonde, come una noce e lessatele fino a quando vengono a galla. Non cuocete troppi gnudi alla volta e scolateli delicatamente, poi fateli saltare delicatamente in una pentola dove avrete fatto sciogliere del burro con della salvia.
Serviteli caldi, con una grattugiata di barbabietola e abbondante parmigiano si scioglieranno in bocca

 

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