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Il riciclo degli avanzi in cucina per i nostri antenati, era la sola fonte della sopravvivenza e sarà anche per questo che noi Italiani siamo straordinari interpreti del riciclodai ravioli alle torte, dai paté alle polpette, tanti sono i piatti della nostra tradizione nati dal recupero degli “scarti”. Il pane vecchio non ha rivali in termini di riciclo si può anche semplicemente grattugiare, insaporire con aromi e spezie a piacere e conservare in un barattolo ermetico in frigo, pronto all’occorrenza per gustose impanature.

del riciclo in
LO SCAMMARO
di Anna Calabrese

Ricetta liberamente tratta da “Maccheronea, storia – aneddoti – ricette” di Lejla Mancusi Sorrentino

500 g di vermicelli
100 g di olive di Gaeta
30 g di capperi
1 cucchiaio di pinoli
1/2 cucchiaio di uva passa
2 filetti di acciughe sott’olio
olio extravergine di oliva
aglio
prezzemolo
sale

In una padella piuttosto ampia con l’olio d’oliva rosolare uno spicchio d’aglio, toglierlo, unire le acciughe ed olive a pezzetti, i pinoli, i capperi e l’uvetta sciacquati.
Cuocere i vermicelli al dente, versarli nella padella, cospargere di prezzemolo tritato e mescolare bene. Spianare col dorso di un cucchiaio i vermicelli nella padella ed a fuoco medio rosolare la frittata prima da un lato e poi dall’altro rigirandola con l’aiuto di un piatto. La frittata dovrà essere sottile, morbida all’interno e croccante all’esterno.

 

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