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Danila Forciniti, nota come “la chef della liquirizia”, è nata 33 anni fa a Rossano Calabro, in provincia di Cosenza, sede di una delle più grandi industrie di lavorazione di questo straordinario prodotto e del meraviglioso Museo della Liquirizia, unico nel suo genere.

  • dire Danila Forciniti e pensare immediatamente alla cucina è tutt’uno. Ma tu sei laureata in scienze turistiche. Come sei arrivata a fare la chef?

Sin da piccola il mondo della cucina mi incuriosiva e mi affascinava, così terminati gli esami di maturità scientifica ho deciso di iscrivermi presso l’Accademia di Arte Culinaria Cordon Bleu di Firenze e terminati gli studi ho intrapreso sin da subito il mio lavoro da Chef.

Trascorso qualche anno , per avere un “quadro” completo del mondo del turismo, dell’arte e della cultura ho deciso di iscrivermi all’università e di laurearmi in Scienze turistiche.

  • Nella tua cucina valorizzi i prodotti territoriali calabresi, ma il tuo grande amore è, in particolare, la liquirizia. Perché questo interesse?

Si, nella mia cucina mi piace valorizzare i prodotti di eccellenza e di qualità che il territorio ci offre e farli conoscere ed assaporare anche fuori dalla Calabria.

Sono nata a Rossano, città del Codex e della liquirizia, quindi questa radice l’ho conosciuta ed apprezzata da sempre.

E dal 2003, iniziato il mio percorso da Chef, ho voluto iniziare a sperimentare piatti ed accostamenti salati perché allora era diffuso l’uso della liquirizia nei dolci e per il gelato.

  • Attualmente lavori come docente presso una rinomata scuola di cucina fiorentina. Quali sono le cose fondamentali che spieghi per prime ai tuoi allievi?

Oggi , rispetto agli anni passati, la gente si è avvicinata molto di più alla cucina, a voler conoscere questo mondo, a mangiare sano e sono aumentati i giovani che vogliono intraprendere questo percorso e questo lavoro.

La prima cosa che dico ai miei allievi è che c’è bisogno di tanta passione di tanto amore e di tanta costanza, perché è un lavoro duro, difficile, non è il mondo fatato che spesso fanno vedere in televisione.

La vita di chi vive il mondo della ristorazione non è una vita semplice, le ore di lavoro sono tante, bisogna avere una grande resistenza allo stress essendo un lavoro fisico e mentale, i ritmi sono molto alti e frenetici, è un lavoro in continua evoluzione, bisogna stare sempre al passo con i tempi, con le novità, non bisogna mai fermarsi e bisogna capire che non si finisce mai di imparare.

Pertanto se si ha davvero la passione si cresce molto e si raggiungono alti livelli, restando però sempre umili e sempre aperti a conoscere e sperimentare.

  • Hai partecipato a diversi eventi importanti come il “Fuori Sanremo” e trasmissioni televisive come “Geo e Geo” e ovunque hai presentato le tue ricette con la liquirizia. Come consigli di utilizzarla per valorizzarla al meglio?

Il segreto per utilizzare la liquirizia in cucina è saperla ben dosare perché nelle giuste dosi rende i piatti armoniosi e gustosi, altrimenti copre tutti gli altri sapori avendo una forte connotazione ed un gusto deciso.

  • Preferisci abbinare la liquirizia a piatti dolci, o salati?

Io adoro la liquirizia in tutte le sue forme e l’abbino sia al salato che al dolce, non ho preferenze.

Posso dire che alcuni piatti li rende unici, spesso una semplice ricetta con un tocco ed una spolverata di liquirizia cambia completamente.

  • Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Bella domanda ….

A me piace non fermarmi mai, mi piace crescere, mi piace conoscere . Ho in progetto la sperimentazione di nuovi germogli, spero di terminare presto il mio libro e poterlo pubblicare…

  • Ci regali una tua ricetta?

GAMBERONI GLASSATI ALLA LIQUIRIZIA SU PESTO FRESCO FINOCCHI

di Danila Forciniti

ingredienti per 5 persone:

15 gamberoni

2 cucchiai di miele d’arancio

1 cucchiaino di polvere di liquirizia dop di calabria

mezzo scalogno

olio e.v.d.o.

sale q.b.

pepe bianco q.b.

½ bicchiere di vino bianco

1 arancia navelina

un ciuffetto di prezzemolo tritato

Pesto di finocchi:

3 finocchi

1 mazzetto di finocchietto selvatico

2 arance naveline

120 gr di mandorle a lamelle

5gr pinoli

un ciuffetto di menta

sale q.b.

olio e.v.d.o.

Preparazione:

mondare, lavare e tagliare a piccoli pezzi i finocchi.

metterli nel vaso del mixer , aggiungere la polpa delle arance pelate a vivo, il finocchietto selvatico, le mandorle, i pinoli, la menta, il sale, un filo d’olio e frullare grossolanamente.

Privare i gamberoni della testa, sgusciarli ed eliminare i filamenti scuri dell’intestino.

Saltare i gamberoni in padella con un filo d’olio e lo scalogno tritato.

Sciogliere la polvere di liquirizia nel vino e sfumare i gamberoni, aggiungere sale , pepe, il succo dell’arancia ed il miele.

Far cuocere pochi minuti e spolverizzare con il prezzemolo tritato.

Preparare i piatti mettendo al centro il pesto di finocchi, sistemare sopra 3 gamberi a piatto e decorare con la polvere di liquirizia e un filo di miele e i pinoli.

 

Testo di Anna Laura Mattesini

Si ringrazia Danila Forciniti per la gentile concessione del materiale fotografico.

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