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Sua pastità Giuseppe di Martino

Discendente da una famiglia storica di pastai, a capo del Gruppo di Martino che conta ben tre pastifici, leader carismatico, imprenditore  moderno e dinamico ma fortemente legato alle  tradizioni, Presidente del Consorzio Pasta di Gragnano Igp,  Amministratore Delegato di Grandi Pastai Italiani e  del Consorzio Tradizione Italiano,  globe trotter gourmet,  appassionato promotore e tenace difensore della pasta italiana nel mondo… signore e signori:  Sua Pastità Giuseppe di Martino!

. E’ un onore per il Calendario del Cibo Italiano, in occasione della Giornata Mondiale della Pasta avere Mr Pasta in persona, come ormai la chiamano ovunque.  Perché lei  questo appellativo, se l’è guadagnato proprio sul campo e non parliamo solo di campi di grano ma ci riferiamo al campo mondiale della pasta, o meglio della pasta italiana nel mondo, di cui  è appassionato promotore  oltre che tenace difensore.  Ma qual è la situazione attuale  dell’immagine e della conoscenza della vera pasta italiana nel mondo e quanto si fa per proteggere uno dei marchi più copiati e contraffatti come il made in Italy dell’agroalimentare?

Continuamente il mondo pasta subisce attacchi di tipo imitativo, i prodotti italiani sono molto copiati in quanto prodotti di eccellenza, moderni, deliziosi e curati nei dettagli ma anche perché sono figli di una grande tradizione unica al mondo.  Per la pasta di Gragnano il consorzio di tutela e promozione blocca ogni anno decine di tentativi di imitazione. Servirebbe più efficacia nell’attivazione di una forma di controllo da parte del Ministero degli Esteri attraverso i Consolati e l’Istituto per il Commercio Estero contro l’italian sounding

.  Inutile sottolineare che Giuseppe di Martino  ha la pasta nel suo Dna! Rappresenta la terza generazione di una famiglia di pastai che iniziò nel 1912 con il Pastifico Di Martino a Gragnano.  Oggi conta altri due  brand importanti : il Pastificio Antonio Amato di Salerno, acquisito pochi anni fa  e il Pastifico dei Campi di Gragnano. Tre brand diversi per storia, stile e mercato con  target e  strategie di comunicazione ben distinti. Ce li può spiegare?

L’offerta del Gruppo Di Martino è completa e parla ad ogni lato del mercato attraverso  diversi punti di ingresso.Il brand Di Martino è il marchio storico dell’azienda. La prima pasta ad attraversare il Canale di Panama nel 1915 fu proprio una pasta Di Martino.  Attivi da tre generazioni nella produzione della pasta a Gragnano, produciamo oggi più di 8 milioni di piatti di pasta al giorno ed esportiamo il prodotto di famiglia in più di 35 paesi.

Pasta Di Martino è la pasta partner di Slow food, fatta con grano 100% italiano, trafilata al bronzo, estrusa ed essiccata lentamente a bassa temperatura e, con il suo minimo di 14% di proteine garantisce una straordinaria tenuta in cottura e una perfetta mantecatura con il condimento, declinata nei suoi oltre 120 formati.  

La pasta Antonio Amato è un prodotto molto apprezzato da clienti che fanno della semplicità uno stile di vita. È un prodotto molto resistente alla cottura e da quest’anno è anch’essa realizzata con grano 100% italiano, con 13% di proteine.  Il brand si rivolge alle famiglie, a chi non è esperto di cucina, lì dove la trafila teflon perdona anche i meno esperti. Il suo rapporto qualità prezzo è imbattibile. Abbiamo conservato un taglio salernitano nel fare la pasta considerandolo un prezioso arricchimento della nostra esperienza imprenditoriale nella pasta. 

Pastificio Dei Campi nasce da un sogno che si è parzialmente realizzato: quello di fare la migliore pasta al mondo unendo il miglior grano del mondo prodotto nella zona più vocata del mondo e nella maniera più sostenibile, pensata per i professionisti e dimostrare inoltre che fosse possibile trasferire i risultati di questa forsennata ricerca della perfezione anche alle sister brand Pastificio di Martino e Antonio Amato.  

Oggi con il Pastificio dei Campi produciamo una pasta straordinaria, lungi dall’essere perfetta e pensata per l’alta ristorazione evoluta del mondo, ma è apprezzata anche da appassionati che cercano negli ingredienti e nella loro dieta il massimo.  

Il grano italiano 15 anni fa seminato per il Pastificio dei Campi è usato dal Pastificio di Martino e da quest’anno anche da Antonio Amato: Pastificio dei Campi ha spostato l’asticella ancora più in alto.   

Pastificio dei Campi negli ultimi dieci anni è stato un virus che, attraverso le attività realizzate con i JRE, ha trasferito conoscenze e tecniche di cottura della pasta che hanno penetrato i menù dei migliori ristoranti europei non italiani.

.  “Ogni cinque minuti un formato di pasta cade nella ricetta sbagliata” dice un vostro slogan e l’hashtag   #nomorespagbol  si erge in difesa dei fake italiani all’estero . Per questo avete creato gli store e i pasta bar?  Come si sviluppa questo progetto?  E quanto si diverte Di Martino fra  collaborazioni, sponsorizzazioni e partnership con enti, associazioni, eventi enogastronomici  nazionali e internazionali da Lsdm al Bocuse d’Or fino alla festa della pasta fra le vie di Gragnano?

Gli store monomarca Di Martino battezzano il progetto Proximity: che racchiude la nostra volontà ad avvicinarci al consumatore, giungendo direttamente al cliente con i nostri numerosissimi formati, i gadget e le scatole di latta dal sapore retrò, oggi firmate dagli stilisti italiani Dolce e Gabbana.  Puntiamo sulle vendite on line o dirette attraverso i nostri punti vendita in cui diffondiamo il credo della pasta di Gragnano Di Martino e del suo abbinamento perfetto.

Agli store si affiancano i format del Pasta Bar e de La Devozione, con lo spaghetto al pomodoro to go, per gustare dal vivo le declinazioni infinite della pasta Di Martino.

Tutti gli eventi che facciamo ogni anno sotto il brand Di Martino servono a costruire valore intorno a un’idea che è quella del cibo buono per te e per il pianeta che ci vede uniti a Slow food. I metodi sono tanti per interessare e divertire, attrarre generazioni di consumatori che sono gastronomicamente non scolarizzati, in maniera divertente efficace così come parlare ad appassionati esperti attraverso eventi e attività a loro dedicate. 

Lo scopo della strategia del Pastificio di Martino è di avere sempre più ambasciatori che portino le nostre idee, nelle loro cucine, sulle loro tavole rendendoli felici ambasciatori del buon gusto.

Queste numerose attività sostituiscono del tutto le attività tradizionali di marketing come promozioni tout court e spese per attività convenzionali, come pubblicità su carta stampata o spot televisivi.

.  Instancabile Globe Trotter Gourmet, le sue frequentazioni  culinarie mondiali fanno invidia anche al più consumato critico enogastronomico!   Ma anche nella cucina del Pastificio dei Campi  arrivano cuochi da tutto il mondo, soprattutto Jre,  e si cimentano nell’interpretazione della sua “ Formula Uno”  che, per usare le sue parole “ha bisogno di un pilota di talento che la sappia guidare”.  Quali sono i piatti di pasta e i loro autori, che l’hanno colpita ed emozionata maggiormente, sia  delle cucine del mondo, che della sua cucina di Gragnano?

All’estero il piatto che mi ha davvero emozionato è stato lo spaghetto  ceci e pepe dello chef americano Joshua Pinsky del ristorante Momofuku Nisci, vincitore della seconda edizione del contest Primo di New York organizzato dal Pastificio di Martino nella Grande Mela lo scorso anno.

In Italia ogni giorno mi viene proposta una idea intelligente e interessante da giovani chef. Tutte risultano davvero interessanti ma nessuna riesce a eguagliare La Devozione, ovvero lo spaghetto al pomodoro.

.  Domanda di rito: ma quando torna  a casa qual è o quali sono i  suoi piatti di pasta di conforto, quelli che profumano di famiglia  ed evocano emozioni  o ricordi o che altro?

I piatti che mi ristorano quando torno a casa sono tre: gli ziti alla Genovese, le candele al ragù e naturalmente  La devozione.

.  Ci perdoni, siamo curiosi e impiccioni, a questo punto le chiediamo anche  dove, con chi e come celebrerà la Giornata Mondiale della Pasta Giuseppe di Martino?

In viaggio!  Sarò di ritorno dal Food Summit di New York, organizzato dalla James Beard House di cui il Pastificio di Martino è partner, in cui abbiamo affrontato i temi dell’importanza della trasparenza in etichetta e della sostenibilità del cibo.

GRAZIE!

 

Testo :  Cristina Galliti

Foto di copertina www.alessandrafarinelli.com

Selfie con La devozione, Giuseppe di Martino

Si ringrazia per la collaborazione : Valentina Santonastaso Ufficio Marketing Di Martino  www.pastadimartino.it

 

 

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