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Le caratteristiche del Gianduiotto le abbiamo apprezzate, ma come è nato?

Gianduia è stato in primis il nome di quella maschera carnevalesca, nata nell’800, tipica del torinese e del Piemonte in genere che divenne subito un simbolo.

Venivano chiamati così almanacchi, riviste e addirittura locali ma nel tempo con questo nome venne identificato anche un tipico impasto a base di cioccolato e nocciole nato grazie all’intuito dei maestri cioccolateri dell’epoca che, dovendo far fronte ai costi troppo alti del cioccolato proveniente dalle Americhe, crearono questa speciale miscela utilizzando meno materia prima e mescolandola con la polvere delle nocciole, di cui il territorio era ricchissimo.

La loro bravura diede vita ad un prodotto delizioso e dal costo maggiormente sostenibile. Da lì il passo per creare il mitico gianduiotto fu breve.

I deliziosi cioccolatini, nati nell’azienda dolciaria torinese Caffarel, vennero per la prima volta distribuiti nel 1865 a carnevale da Gianduia da cui presero il nome. Un delizia che continua a conquistarci con il suo aspetto dorato.

E come si dice Caffarel

Il Gianduiotto va assaporato in coppia: è meglio gustarne due, uno dopo l’altro. In questo modo la persistenza di gusto del primo si unisce agli aromi appena rilasciati sul palato dal secondo.”

 

Foto iniziale e Fonti dal sito Caffarel

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