Acciughe, aglio e olio ecco la bagna cauda la tipica salsa piemontese. Le acciughe sono entrate a far parte della cucina piemontese, grazie agli anciué ambulanti che le trasportavano in barili o nelle grandi e variopinte latte da 10 e più chili, potevano essere acquistate dalle famiglie contadine in piccole quantità settimanali. Per la Bagna Cauda le acciughe devono essere stagionate da almeno un anno con una perfetta salatura. L’olio dovrebbe essere quello ligure e particolarmente gustosa è la Bagna Cauda fatta con l’olio nuovo figlio delle olive appena frante. La Bagna Cauda va tenuta a temperatura elevata, ma non deve friggere e fare fumo. Si mangia intingendovi verdure crude autunnali, si possono utilizzare tutte le verdure autunnali ma si preferisce evitare quelle più aromatiche come finocchio o sedano.
In questo weekend di novembre ad Asti si svolge il Bagna Cauda Day occasione per poter assaporare questa deliziosa salsa nei luoghi dove è nata. Una festa evento dedicato al più tipico piatto della tradizione astigiana.
Per gustarla secondo il galateo della bagna cauda non si può raccogliere troppa salsa con le foglie di cavolo o altri pezzi di verdura usandole come palette, non si può nemmeno raccoglierla con un pezzo di verdura già morsicato
Il rito finale prevede in molti casi che nel dian ancora caldo si faccia cuocere lentamente un uovo di gallina o di quaglia strapazzato, che si può arricchire con una “grattatina” di tartufo bianco.
La ricetta della Bagna Cauda il 7 febbraio 2005 dalla delegazione di Asti dell’Accademia Italiana della Cucina
BAGNA CAUDA
Ingredienti per 12 persone:
12 teste di aglio
6 bicchieri da vino di olio d’oliva extravergine e, se possibile, un bicchierino di olio di noci
6 etti di acciughe rosse di Spagna.
Tagliate a fettine gli spicchi d’aglio precedentemente svestiti e privati del germoglio.
Ponete l’aglio in un tegame di coccio, aggiungete un bicchiere d’olio e iniziate la cottura a fuoco bassissimo rimescolando con il cucchiaio di legno e avendo cura che non prenda colore.
Aggiungete poi le acciughe dissalate, diliscate, lavate nel vino rosso e asciugate, rimestandole delicatamente.
Coprite con il restante olio e portate l’intingolo a cottura a fuoco lento per una mezz’oretta, badando che la bagna non frigga.
Al termine della cottura potrete aggiungere, se vi piace un sapore più morbido, un pezzetto di burro freschissimo.
Verstre la bagna negli appositi “fujot”, fornellini di coccio, e accompagnarla con le seguenti verdure:
crude cardi gobbi di Nizza, topinambur, cuori di cavolo bianco, indivia e scarola, peperoni freschi e sotto graspa, cipollotti crudi inquartati e immersi nel vino barbera;
cotte barbabietole rosse, patate lesse, cipolle al forno, zucca fritta, peperoni arrostini.
È tradizione raccogliere alla fine lo “spesso della bagna” strapazzandovi dentro l’uovo.
Fonti: notizie e ricette dal sito Bagna Cauda Day
Foto di Cristina Galliti
1 Comments
Traversa Vittoria
24 Novembre 2018 at 14:40
Fantastica! 🙂
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