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Energetico, corroborante, delizioso, soffice e spumoso, lo zabaione è un dolce perfetto e molto elegante. Come resistere a quei savoiardi o lingue di gatto che affondano nella voluttuosa crema al profumo di marsala. Una crema energetica, una ricetta di cui ogni famiglia ha la propria versione, che ci riporta all’infanzia quando seppur senza l’aromatico marsala, lo gustavamo per merenda. Una crema perfetta da gustare al cucchiaio o per accompagnare a Natale panettone e pandoro.
Fonti accreditate collocano la sua nascita a Torino nel XVI secolo, ad opera del frate francescano Pasquale Baylón, oggi considerato protettore di cuochi e pasticceri. Le origini dello zabaione non sono certissime, sono dibattute e rimbalzano tra Torino, Napoli, l’Umbria e il forlivese, ma se la nascita non è certa sicuramente oggi è una specialità tipica della cucina piemontese e che deve essere preparato con marsala secco o moscato.

ZABAIONE
di Paola Uberti

Dosi per 4 persone

8 tuorli d’uovo freschissimi
8 cucchiai di zucchero semolato
8 cucchiai di marsala o moscato secco

Portate a bollore un po’ d’acqua all’interno di una pentola sopra la quale possiate appoggiare una ciotola di vetro senza che il fondo tocchi l’acqua. Nella ciotola scelta, lontano dal fuoco, montate i tuorli con lo zucchero con una frusta a mano o elettrica, fino ad ottenere un composto chiaro, soffice e spumoso.
Unite il marsala o il moscato, sbattete ancora per alcuni istanti con la frusta a mano, poi mettete la ciotola sulla pentola di acqua bollente e abbassate la fiamma in modo che il liquido frema senza bollire violentemente. Continuando a sbattere con la frusta a mano, portate a cottura lo zabaione spegnendo la fiamma non appena la crema inizia a inspessirsi. Non cuocetela troppo si rovinerebbe sviluppando un odore e un sapore poco gradevole.
Lo zabaione può essere servito caldo, tiepido o a temperatura ambiente.

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