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Il Pan co’ Santi va gustato ben freddo, meglio se raffermo di qualche giorno e si unisce ad un fresco vinello non invecchiato. In certe località si usa servire pezzi di Pan co’ Santi leggermente arrostiti al fuoco con gli arrosti: se si prepara per questo scopo è bene zuccherare molto poco” così ce lo racconta Giovanni Righi Parenti in “La Cucina Toscana”
Tipico della tradizione senese non è un dolce o un pane, è una poesia di ingredienti che si incontrano per regalare emozioni al primo assaggio. Dosi generose di noci ed uvetta e l’aromatico e pungente pepe ecco “i santi” che esaltano ed arricchiscono questo pane.
Una tradizione da rispettare nella sua ricetta tradizionale, che trovate seguendo il link, con cui vi auguriamo

 

BUON 1 NOVEMBRE e OGNISSANTI A TUTTI VOI

 

Foto copertina di Alice Del Re 

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