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Il peposo è un piatto tipico di Impruneta, paese delle colline fiorentine, rinomatissima per la “terra di Impruneta” da cui si ottengono terrecotte, mattoni e altri materiali in cotto (cotto d’Impruneta).
Sono stati proprio gli addetti alla cottura dei mattoni nelle fornaci (i fornacini) che hanno creato questa preparazione: in un angolo della fornace, mettevano un tegame di coccio con i pezzi di carne duri e callosi e soprattutto di basso costo, aromatizzati con aglio, pepe e affogati nel vino. All’ora di pranzo la carne si presentava morbidissima e avvolta in un intingolo forte ma gustoso e, insieme a una fetta di pane posta sul fondo del piatto, diventava un pasto rigenerante.
Dopo il tradizionale peposo (per uomini duri) e dei ravioli ecco una versione alla birra

il peposo
PEPOSO ALLA BIRRA E RECOTO
di Calogero Rifici

per 4 persone

1 kg di Carne da Bollito meglio se di anteriore di Chianina
40 chicchi di pepe nero
1,5 l di birra a piacere
1 Rocoto
4 spicchi d’aglio
4 fette di pane
4 foglie di salvia
4 foglie di alloro
4 pizzichi di sale

La preparazione tradizionale prevede la cottura in una pentola di coccio nel forno, ma può essere preparato anche in pentola.
Prendete una pentola a bordi alti, meglio se di ghisa, iniziate a mettere in pentola, il rocoto, la carne tagliata a pezzi non tanto grossi, rosolare bene poi aggiungete il pepe in grani, gli spicchi d’aglio non pelati, il sale e gli odori e coprite con la birra.
Mettete la pentola sul fuoco e cuocete a fuoco moderato, fino a che la carne non risulti estremamente morbida, dovrebbero bastare circa 2 ore circa.

 

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