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I roccocò e i mustacciuoli insieme ai susamielli sono tra i più antichi dolci natalizi napoletani. Biscotti duri realizzati senza uova, solo con acqua e farina, la cui estrema risalenza è confermata dalla essenzialità degli ingredienti, la forte presenza di miele, la decisa aromatizzazione quasi a coprirne la scarnezza.

i roccocò
ROCCOCÒ
di Anna Laura Mattesini

300 g di farina 00
300 g di zucchero
120 g di mandorle dolci
120 g di cedro e arancia canditi
3 g di “pisto” (un insieme di noce moscata, pepe bianco, cannella e chiodi di garofano in polvere che si trova in commercio già pronto, oppure si realizza con dosi a piacere)
1 g di ammoniaca per dolci
1 uovo medio
La scorza grattugiata di 1 limone e 1 arancia
Burro per ungere la teglia

Tostate le mandorle in forno a 150 °C per 5 minuti, poi tritatene finemente la metà (oppure utilizzate l’equivalente di farina di mandorle).
In una ciotola capiente, setacciate la farina con l’ammoniaca e il pisto, aggiungete lo zucchero, le mandorle sia tritate che intere e la scorza grattugiata.
Iniziate ad aggiungere acqua ed impastate fino ad ottenere una consistenza piuttosto dura; ne occorrono circa 150 ml, ma potrebbero essere di meno o di più, dipende dall’assorbimento della farina. Versatela poco alla volta.
Aggiungete i canditi tritati, impastate nuovamente e lasciate riposare mezz’ora a temperatura ambiente, sotto uno strofinaccio.
Portate il forno a 180 °C.
Suddividete l’impasto in 15 pezzi, date la forma di una ciambella schiacciata, disponeteli sulla teglia unta di burro e spennellate con l’uovo leggermente sbattuto. Cuocete per 15 minuti.
Sono più buoni se consumati dopo un paio di giorni e si conservano a lungo in scatola di latta.

 

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