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La cassata dolce tipico della tradizione siciliana ha origini molto antiche e multietniche ed è senza dubbio, insieme al cannolo, il dolce siciliano per eccellenza. La più antica versione di questo dolce è la cassata al forno nata quando i cuochi, della corte palermitana decisero di avvolgere l’impasto in una sfoglia di pasta frolla e cuocerla in forno
Dopo la ricetta tradizionale e una versione d’asporto, eccola racchiusa in un avvolgente strudel

della cassata
CASSATA SICILIANA … NELLO STRUDEL
di Chiara Picoco

Per la pasta

150 g di farina 00
100 g di acqua
1 cucchiaio di olio
1 pizzico di sale

Per il ripieno

500 g di ricotta di pecora
100 g di zucchero
70 g di cioccolato fondente
70 g di scorze d’arancia candita*

Per la glassa

6 cucchiai di zucchero a velo
4 cucchiai di amaretto di Saronno

Per guarnire

50 g di pistacchi tostati

Preparate l’impasto per la sfoglia.
Scaldate l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliete l’impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l’impasto a riposare, coperto da un panno umido o da pellicola, per circa mezzora.
Preriscaldate il forno a 180° C, modalità statica.

Preparate il ripieno.
Setacciate la ricotta di pecora con lo zucchero e amalgamate bene fino ad ottenere una crema molto morbida, infine aggiungete le gocce di cioccolato (io ho tritato il cioccolato grossolanamente al coltello) e le scorze d’arancia candite.

Stendete la sfoglia.
Mettete una tovaglia pulita (possibilmente lavata con sapone neutro e ben sciacquata), di lino o di cotone, sopra a un tavolo. Infarinate leggermente la tovaglia, prendete l’impasto e cominciare ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi spianarlo aiutandosi con un mattarello. Quando la sfoglia comincerà ad essere abbastanza sottile mettere da parte il mattarello, sollevate la sfoglia dal tavolo aiutandosi con le mani e, tenendola con le nocche nella parte sottostante, cominciare a tirarla verso l’esterno facendola girare ogni tanto e facendo attenzione che non si rompa. La sfoglia deve diventare praticamente trasparente. Riponetela nuovamente sulla tovaglia, dopo aver ottenuto una sfoglia quadrata di circa cinquanta centimetri per lato. Siccome i bordi saranno rimasti un po’ più spessi, passare con le dita lungo tutta l’estremità della sfoglia tirando la pasta per assottigliarla.
Disponete sulla sfoglia il composto, lasciando liberi circa due centimetri di bordo.
A questo punto, aiutandovi con la tovaglia, cominciate a sollevare la sfoglia per arrotolarla sul ripieno. Fate fare un paio di giri, quindi ripiegate anche i due lembi esterni e continuate ad arrotolare fino alla fine.
Riponete la sfoglia in una teglia precedentemente imburrata, spennellate la superficie della sfoglia con il burro fuso e cuocete per circa 30/40 minuti, fino a doratura, poi fate raffreddare.

Preparate in ultimo la glassa mescolando il liquore con lo zucchero a velo.
Versate la glassa ancora liquida sullo strudel e spolverizzate con la granella di pistacchi.

*Per le scorze d’arancia candite

2 arance
100 g di zucchero
250 ml di acqua

Sbucciate le arance e tagliate le bucce a listarelle avendo cura di non romperle. Mettetele in un pentolino in acqua fredda e fate bollire, scolate e ripetete l’operazione ancora per un paio volte.
Mettete le bucce nel pentolino con acqua e zucchero e portate a ebollizione. Fate cuocere fino a quando le scorze non saranno divenute quasi trasparenti e il liquido sarà evaporato.
Scolate e mettete le bucce ad asciugare su carta da forno.

 

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