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La pianta del fico è forse la più antica, molte le varietà conosciute e la maggioranza ha la caratteristica di produrre due frutti, in primavera il fiorone e in settembre quello che viene chiamati il vero fico. Molti fichi vengono destinati alla preparazione dei fichi secchi, una volta affidati alla luce del sole adesso vengono essiccati con appositi essiccatori.
Il fico è un ricchezza nella cucina, adatto a cibi salati e dolci.

FORMAGGIO DI CAPRA CON FICHI E GREMOLADA
di Francesca Geloso

dosi per 6 persone

6 medaglioni di formaggio di capra in rullo
6 foglie di fico
3 fichi freschi

per la gremolada

4 cucchiai di noci
2 fichi secchi
1 lime d’agricoltura biologica
1 piccolo mazzetto di menta
1/2 mazzetto di prezzemolo

Per la gremolada tostate i gherigli di noci in un padellino senza olio e uniteli ai fichi secchi tritati, alla buccia di lime grattugiata, alla menta e al prezzemolo freschi, tritati anch’essi.
Mettete il tutto in un mortaio e pestate fino ad ottenere una sorta di pesto grossolano.
Adagiate ogni fetta di formaggio su una foglia di fico, sopra il formaggio aggiungete due o tre fette di fico e ripiegate le foglie verso il centro per formare dei pacchettini
Fate soffriggere in una padella con poco olio a fuoco vivace, 2 minuti per lato.
Servite subito con un po’ di gremolada e qualche foglia intera di menta e prezzemolo.

Nota
Se non riuscite a trovare le foglie di fico potete passare il formaggio con i fichi nell’uovo, “impanarli” nella gremolada e friggerli.

PANE AI FICHI FRESCHI E NOCI
di Bianca Berti

400 g di farina 00
300 g di farina manitoba
15 fichi
100 g di noci
10 g sale
1 cubetto di lievito fresco
acqua

Sciogliete in un bicchiere di acqua tiepida il cubetto di lievito. Impastate nella planetaria 300 gr di farina manitoba e 300 gr di farina 00 con il sale e l’acqua con il lievito. Aggiungete 5 fichi tagliati a pezzi e tutte le noci, conservandone due o tre per la decorazione. Dovrete ottenere un impasto morbido e leggermente appiccicoso, aggiungendo altra acqua solo se serve.
Lasciate lievitare due ore, dopo di che stendete l’impasto con le mani ottenendo un rettangolo. Distribuite gli altri fichi affettati, arrotolate e mettete a lievitare in uno stampo da plumcake precedentemente unto.
Decorate con qualche gheriglio di noce e qualche fico e lasciate lievitare un’altra mezz’oretta.
Scaldate il forno a 200/220 °C ed infornate fino a che il pane non sia ben brunito. Sfornate e lasciate raffreddare. Gustate al naturale, o con un accompagnamento sia dolce che salato.

CROSTATA AI FICHI
di Therese Caruana

Per la pasta frolla

300 g di farina 00
200 g di burro freddo
100 g di zucchero semolato
1 uovo
Buccia grattugiata di 1 limone

Per la crema

125 g di farina di mandorle
125 g di burro morbido
125 g di zucchero a velo
3 uova
30 gr di fecola di patate
1 cucchiaino di vaniglia

Per guarnire;

Fichi freschi
Zucchero di canna

Tagliate il burro freddo a dadini e lavorate velocemente insieme allo zucchero. Aggiungete dopo la farina e la buccia grattugiata del limone, infine unite l’uovo. Lavorate velocemente senza riscaldare troppo l’impasto, compattate, formate una palla, coprite con della pellicola e fate riposare in frigo per circa un’ora.
Nel frattempo preparate la crema. Montate il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa. Con le fruste sempre accese, aggiungete l’uovo leggermente sbattuto e la vaniglia. Incorporate la farina di mandorle poco per volta e la fecola, continuate a montare, fino a che non risulti una crema liscia ed omogenea.
Rivestite uno stampo per crostate ben imburrato ed infarinato con la pasta frolla, bucherellate con i rebbi di una forchetta, coprite con un foglio di carta da forno, adagiate sopra dei fagioli secchi ed infornate a 180 °C per circa 10 minuti. Trascorso questo tempo togliete la carta da forno e i fagioli ed infornate per altri 5 minuti. Passato anche questo tempo, versate sopra la crema, adagiate i fichi precedentemente lavati e tagliati in quarti, cospargete con dello zucchero di canna ed infornate nuovamente sempre a 180 °C per circa 20 minuti, o fino a quando la crema frangipane risulta dorata.

 

Foto copertina di Fausta Lavagna

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