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La “genovese” o salsa genovese apprezzata dai napoletani non viene preparata dai genovesi. Artefici forse le contaminazioni culturali, si narra che nel Seicento numerosi genovesi avessero aperto delle taverne nella zona del porto di Napoli, preparavano la carne con un sugo abbondante e cremoso con cui condivano la pasta. Da allora la ricetta venne chiamata “alla genovese”. Nervi, tagli economici e duretti, poca carne e tanta cipolla, trasformati con maestria ed ostinazione, lunghissima cottura e tanta pazienza in un sugo ambrato ed etereo che rivela un carattere robusto e deciso, questa è la genovese.
Accanto alla genovese non possiamo dimenticare il ragù napoletano che fu inventato dai monsù nelle splendide cucine della nobiltà napoletana. Una scelta di determinati tagli di carne, tra i più pregiati, la loro combinazione nelle giuste proporzioni di parte grassa e magra che devono cuocere piano piano fino ad assumere una consistenza, cremosa e densa ecco ‘o rraù

genovese
SALSA GENOVESE
di Manuela Valentini

500 g polpa di manzo o muscolo
400 g cipolle
100 g olio d’oliva
50 g strutto
50 g lardo
30 g salame napoletano
30 g prosciutto crudo
carota – sedano
aglio – sale – pepe

In un recipiente di terracotta mettete l’olio, lo strutto. le cipolle, l’aglio, una costa di sedano e la cipolla tagliati sottilissimi e il lardo. Coprite tutto con acqua, aggiungere anche la carne, poi coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco basso.
Quando l’acqua sarà totalmente evaporata, con un cucchiaio o una forchetta schiacciate le cipolle che diventeranno di un bel colore ambrato formando una densa crema. Aggiungete sale e pepe, un bicchiere d’acqua e cuocete ancora 15 minuti. Per creare una bella salsa complessivamente dovrete lasciarla cuocere per 2 ore circa.
Togliete la carne dalla pentola, che potete servire come secondo, e usate l’abbondante condimento per condire la pasta.

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