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Si festeggia S. Antonio abate oggi e lo si fa come tradizione comanda, con una bella cassoeula fumante. Non servono che verza e parti povere del maiale per rendere la giornata speciale, come solo un vero piatto della storia del nostro Nord sa fare.

Un piatto che merita di essere conosciuto con la ricchezza della ricetta tradizionale

CASOEULA

Ricetta da “Ricette regionali italiane” A.Gosetti della Salda

Dosi per 8- 10 persone

1 kg puntine o costine di maiale
500 g di salsiccia
200 g di cotenne fresche di lardo
2 piedini

2 kg di verze
1 kg sedano e carote
1 cipolla
Olio d’oliva
Vino bianco secco
Burro
Brodo
Salsa di pomodoro
Sale e pepe

Pulite bene i piedini spaccandoli a metà e le cotenne. Metteteli in acqua bollente e cuocerli per un ora per poterli sgrassare bene. Affettate sottilmente la cipolla e fatela soffriggere con una cucchiaiata di burro e una d’olio, poi aggiungete le puntine o le costine, la salsiccia tagliata a pezzi di 15 cm. Fate rosolare molto bene e alla fine aggiungete un bicchiere di vino; lasciatelo evaporare quindi togliete tutti gli ingredienti e nella pentola mettete le carote e il sedano tagliati fini. Unite una cucchiaiata di salsa di pomodoro diluita in poco brodo, salate pepate e mescolate. Abbassate il fuoco, coprite con un coperchio e cuocete lentamente mescolando di tanto in tanto.
Mondate le verze e lavate le foglie, mettetele in una pentola con la sola acqua rimasta aderente dopo il lavaggio e lasciatele “appassire” in modo che perdano l’acqua di vegetazione facendo attenzione che non attacchino al fondo della pentola. Toglietele un po’ alla volta e aggiungetele alla pentola dove sta cuocendo l’altra verdura, mescolate poi accomodate sopra alle verze le puntine, la salsiccia, i piedini e le cotenne tagliate a listarelle.
Smuovete la pentola affinché il sugo di cottura copra un po’ gli ingredienti; incorpechiate e continuate la cottura per circa un ora. Con un cucchiaio asportare l’unto in eccesso che sale a galla. Servire la casoeula con una polenta fumante.

La casoeula deve essere magra e risultare densa con il sugo un po’ appiccicoso per le proprietà gelatinose delle cotenne.

Foto copertina dal sito della Cucina italiana

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