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Sono bella, sono buona, sono arrotolata, sono una regina tra i piatti delle festività. Per essere davvero perfetta devo riposare e lievitare, tre sono le mie anime e la mia tradizione è indissolubilmente legata alla mia terra: sono la Putizza e la mia terra è il Friuli-Venezia Giulia

La sua cucina è un sillabario scritto in tante lingue che quasi per incanto diventano comprensibili a tutti e ogni piatto diventa parte dell’insieme. Una cucina che parla veneziano e sloveno, tedesco e ungherese, ma anche turco, greco e croato e in quella marinara ha nette influenze istriane e dalmate.
Cucina originariamente povera, ma come abbiamo potuto approfondire con toni variopinti e solari ha saputo creare dei veri capolavori culinari.
In un articolo molto dettagliato, l’Ing. Roberto Zottar, Delegato a Gorizia per l’ Accademia Italiana della Cucina, ci aveva raccontato la storia della Putizza e della Gubana. Ne seguì un contest di cui decretò la vincitrice ed alcune menzioni speciali una era per la putizza che segue

putizza
LA MIA PUTIZZA
di Elena Broglia

15 g di lievito di birra
500 g di farina (W340; P/L0,60)
150 ml di latte tiepido
90 g di burro
80 g di zucchero a velo
1 arancia bio (scorza grattugiata)
1 limone bio (scorza grattugiata)
1 uovo intero e 2 tuorli

250 g di albicocche secche
200 ml di marsala alle mandorle
100 cioccolato fondente al 75%
100 g di amaretti sbriciolati

1 uovo intero con 2 cucchiai di acqua

Preparate il lievitino: sciogliete il lievito in 75ml di latte a temperatura ambiente e 3 cucchiai colmi di farina presi dal totale. Mescolate bene con una forchetta in modo da formare un composto piuttosto morbido, lasciate lievitare fino al raddoppio (30-40 minuti).
Mettete in ammollo le albicocche, dopo averle lavate con acqua corrente e tagliatele in 4/6 pezzi, in 200ml di marsala aromatizzato alle mandorle.

Preparate l’impasto: inserendo nell’impastatrice il resto della farina, lo zucchero le bucce grattugiate, il pizzico di sale, il latte rimanente, l’uovo intero e due tuorli.
Unite il lievitino lievitato. Impastate, quando l’impasto risulta incordato aggiungete a cucchiaini il burro a temperatura ambiente e lasciate lievitare per 2 ore circa.

Riprendete l’impasto e stendetelo in una lunga striscia dello spessore di circa 1cm, lunga 80cm e larga circa 20-25cm. Per farcirlo togliete le albicocche secche dall’ammollo, strizzatele e asciugatele su carta assorbente, sbriciolate gli amaretti e bagnateli con il marsala rimasto, tritate il cioccolato fondente a coltello. Cospargete poi le albicocche, il cioccolato spezzettato e gli amaretti bagnati sulla striscia di pasta. Arrotolate la striscia per il lato lungo formando una specie di salsicciotto.
Foderate una teglia da 30cm di diametro con carta forno e avvolgete il rotolo a spirale, lasciando qualche mm di spazio tra le diverse spire. Coprite la putizza con pellicola e lasciate lievitare per 1 ora.
Prima di cuocere in forno già caldo a 180 °C per 35 minuti, spennellate con un uovo sbattuto in 10ml di acqua. A cottura avvenuta attendete 15 minuti prima di togliere dalla teglia, servite tiepida.

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