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Una focaccia che è pura poesia, una sfoglia sottilissima con un ripieno morbido e dosato, un fragranza che solo quando l’assaggi capisci l’essenza della focaccia di Recco.
Una tradizione che ha ottenuto il riconoscimento IGP e la produzione della “Focaccia di Recco al Formaggio” è codificata da un disciplinare alle cui istruzioni ci si può affidare anche per una buona focaccia “casalinga” stando attenti che il forno di casa non secchi troppo le sfoglie.
L’invenzione della mitica focaccia lo dobbiamo all’antica Focacceria “Manuelina” e molte sono le curiosità sulle sue origine che potrete trovare negli articoli delle precedenti giornate.

focaccia di Recco
FOCACCIA DI RECCO
di Anna Laura Mattesini

Per una teglia 30×40

400 g di farina
250 g circa d’acqua
40 g olio extravergine
sale
formaggio fresco tipo crescenza

Si utilizza farina 0 o Manitoba, olio extra vergine di oliva (ovviamente ligure), acqua. L’olio la rende leggermente croccante, il sale ne esalta il sapore e aiuta la friabilità.
E’ una pasta molto elastica, facile da lavorare, me bisogna riuscire a renderla tanto sottile da essere trasparente.

Sciogliete nell’impastatrice un cucchiaino di sale in 250 ml. di acqua e l’olio extravergine.
Unite, poco per volta, la farina, circa 400 g fino ad ottenere un impasto compatto, che lascerete riposare, coperto da uno strofinaccio, per almeno un’ora.
Divide in due parti, una leggermente più grande, e stendete il pezzo più grande procedendo manualmente allargando la pasta con un movimento rotatorio, posizionando le mani sotto alla sfoglia, fino a renderne lo spessore inferiore al millimetro e mettetela sulla teglia leggermente unta.
Cospargete con crescenza in abbondanza e si ricopre con l’altra parte stesa sottilissima, bucherellando poi il tutto creando delle piccole aperture che fungano da camini. Una spruzzata d’olio, e si inforna a 250 °C per 15 minuti. Ecco la focaccia di Recco è pronta da gustare.

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