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Un albero di albicocche può dare frutti anche per 25 anni di seguito e più della metà della produzione mondiale viene lavorata industrialmente per trasformarle in conserve e in sciroppo. Succose e profumate hanno il colore del sole dell’estate, sono ottime da gustare fresche, sciroppateprotagoniste di gustosi dolci, ma attenzione i noccioli non sono da mangiare.

le albicocche
CONFETTURA DI ALBICOCCHE CARAMELLATE
di Anna Laura Mattesini

1,5 k di albicocche
600 g di zucchero
250 ml di acqua
1 limone
1 bicchierino di cognac
Spremere il limone

Sbucciate e snocciolate le albicocche, tagliatele a pezzetti e spruzzatele con il succo di limone. Copritele con metà dello zucchero e lasciatele riposare in frigorifero, coperte da pellicola alimentare, per qualche ora.
Sterilizzate i vasetti facendoli bollire, tappi compresi, per almeno mezz’ora.
Nell’apposita bassine à confiture, o in una pentola dai bordi alti (non d’alluminio) mettete metà dello zucchero con l’acqua e fate cuocere a fuoco molto basso fino a quando lo zucchero diventa bruno, non deve bruciare. Togliete dal fuoco e versatevi le albicocche, con il succo che si sarà formato, facendo attenzione ai possibili schizzi.
Rimescolate e rimettete sul fuoco. Portate lentamente ad ebollizione e, quando le albicocche saranno ben ammorbidite, passatele al setaccio, o frullatele con il mixer ad immersione.
Appena la confettura di albicocche sarà addensata al punto giusto, aggiungete il cognac e trasferitela nei vasetti.  Chiudete accuratamente i vasetti e capovolgeteli fino al raffreddamento. Accertatevi che si sia creato il sottovuoto (i tappi non devono avere rigonfiamenti al centro e non devono “cliccare” se premuti). Diversamente, aprite il vasetto, riportate a bollore la confettura di albicocche e provate con un altro vasetto ed un altro tappo.

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