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La pizza non è un piatto, è un procedimento, è poesia, è amore dove niente è lasciato al caso. La pizza nasce come cibo popolare costava un soldo e costituiva la colazione o il pranzo del popolo napoletano. La pizza è capace di reinventarsi ogni volta sorprendentemente unica sotto le mani sapienti dei maestri pizzaiuoli.

della pizza
PIZZA AL PESTO E ASPARAGI
di Chiara Picoco

Per 8 persone
Per la pasta

300 g di farina tipo 1
300 g di farina 00
1 cucchiaino di sale
375 ml di acqua
2 cucchiaini di lievito istantaneo secco
2 cucchiaini di zucchero o miele
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

Per il pesto e il condimento

1 mazzo di asparagi (500 g)
2 spicchi d’aglio pelati
1 grande mazzo di basilico fresco
1/ 2 cucchiaino di sale
100 g di parmigiano grattugiato
100 g di pinoli
125 ml di olio extravergine di oliva
225 g di brie
150 g di pomodorini

Per l’impasto: mescolate le farine in una grande ciotola, il lievito e il sale. Scaldate l’acqua a 45° C e aggiungete il miele o lo zucchero e l’olio. Unite l’acqua al mix di farine, lavorando l’impasto fino a quando non si staccherà dalla ciotola e risulterà morbido al tatto, ma non appiccicoso.
Mettere l’impasto in una ciotola pulita, leggermente unta d’olio e fate lievitare coperto da un panno in luogo caldo e asciutto per almeno un’ora.
Preriscaldate il forno a 230° C.
Tagliate le punte degli asparagi e tenetele da parte e i gambi in pezzi lunghi 5 cm e cuoceteli a vapore per 3 minuti, fino a quando non saranno teneri. Una volta freddi, metteteli nel bicchiere del frullatore con il basilico, l’aglio, il Parmigiano, i pinoli e il sale e frullate fino ad ottenere una crema vellutata.
Rimuovete la crosta del brie e tagliatelo a cubetti.
Stendete la pasta in 2 dischi e disponeteli su 2 teglie.
Spalmate la superficie con il pesto di asparagi, aggiungete il formaggio, le punte degli asparagi e i pomodorini poi infornate per 15/20 minuti. Tagliate in spicchi e servite caldissima.

 

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