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Le Margherite di Stresa sono biscotti davvero deliziosi, realizzati con una pasta frolla delicatissima che si realizza con le uova sode. La forma originale è tonda con un piccolo avvallamento al centro, destinato a raccogliere lo zucchero a velo, in uno scrigno goloso. Oggi si trovano più facilmente a forma di margherita. Devono il loro nome alla principessa Margherita che era solita trascorrere lunghi periodi di vacanza a Stresa, con la madre, Elisabetta di Sassonia, così il pasticcere Bolongaro nel 1857, in occasione della sua Comunione la volle omaggiare con questi biscotti che sono ancora oggi apprezzatissimi.

delle margherite
MARGHERITE DI STRESA

per circa 40 pezzi

4 tuorli di uovo sodo
250 g di burro morbido
120 g di zucchero a velo setacciato
la scorza grattugiata di mezzo limone
i semi di mezza bacca di vaniglia
200 g di farina per dolci
200 g di amido di mais

abbondante zucchero a velo per decorare

Passate i tuorli al setaccio a maglie fini e raccogliete la crema ottenuta in un’ampia terrina. Montateli con il burro e lo zucchero, utilizzando le fruste elettriche, fino ad ottenere un composto spumoso. Mescolate la farina con l’amido e setacciatele per due volte sulla spianatoia, a fontana. Profumatele con gli aromi, poi unite il composto montato e amalgamatelo delicatamente al resto, lavorando con le mani, fino ad ottenere un impasto molto morbido, ma compatto. Fatelo riposare in frigo, avvolto in pellicola trasparente, per almeno 30 minuti. Dopodiché, stendetelo con il mattarello sul piano di lavoro leggermente infarinato e con un tagliabiscotti rotondo ricavatene circa 40 dischi, reimpastando gli scarti. Disponeteli su due teglie da biscotti rivestite di carta da forno ed imprimete su ognuno un leggero incavo, con il pollice. Infornate a 180 °C per una decina di minuti: non devono scurire troppo.
Lasciate raffreddare le Margherite su una gratella e, se possibile, custoditele in una scatola di latta, ermeticamente chiusa, per almeno 3 giorni prima di consumarle: spolveratele poi con abbondante zucchero a velo e servitele, accompagnandole con tè o caffè o con un bicchiere di vino dolce e liquoroso.

 

Foto ricetta di Alessandra Gennaro con grafica di Mai esteve

 

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