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Piatto “povero” della cucina friulana tramandato di generazione in generazione, la preparazione dei cjarsons era soprattutto compito delle donne che li interpretavano utilizzando gli ingredienti a disposizione. Non solo la ricetta ma anche la forma si differenzia possono essere tondi o a mezzaluna, lisci o a piegoline, differenze che rendono i cjalsons unici. Quello che cambia moltissimo da zona a zona è il ripieno (pistùm o pastùm) che a volte è dolce e a volte è salato.

dei cjalsons
CJARSONS
di Manuela Valentini

Pasta

200 g farina 0
Acqua tiepida
1 pizzico di sale
1 uovo per spennellare

Ripieno

300 g patate
200 g di ricotta fresca
50 g burro
1 ciuffo di menta fresca
Scorza di mezzo limone
60 g mirtilli rossi disidratati
1 cucchiaio di confettura di corniole
1 cucchiaio di Rum
Sale, pepe

ricotta affumicata
80 g burro
Cannella in polvere

Preparate la pasta amalgamando la farina, a cui avrete aggiunto un pizzico di sale, con l’acqua tiepida che dovete aggiungere un po’ alla volta, in base a quanto ne assorbirà la farina. Dovete ottenere un impasto morbido ma consistente. Lavoratelo per qualche minuto, poi mettetelo in una ciotola coprite e lasciatelo riposare per mezz’ora.
Fate cuocere le patate con la buccia. Nel frattempo mettete a bagno i mirtilli in un po’ d’acqua profumata con un cucchiaio di rum. Dopo 15 minuti scolateli, asciugateli e tritateli grossolanamente. Tritate anche la menta.
Quando le patate sono cotte, sbucciatele e schiacciatele con uno schiacciapatate o con una forchetta. Mettetele in una ciotola, poi aggiungete la menta, i mirtilli, la ricotta, la scorza di limone, la confettura di mirtilli e mescolate bene per amalgamare poi regolate con sale e pepe, mettete da parte.

 

La ricetta prosegue qui nel precedente articolo

 

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