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Ci vuole pazienza, ingredienti di ottima qualità, un lievito madre vispo e arzillo, un’impastatrice volenterosa se non si ha la forza di lavorare a lungo l’impasto: ed ecco, come nasce la magia del panettone.

Sul vocabolario Treccani viene descritto così: “Tipico dolce milanese, a forma di cupola, la cui lavorazione comporta due impasti: il primo, alla sera, fatto con farina, lievito, burro e zucchero, il secondo, al mattino seguente, fatto con farina, burro, zucchero, sale, cedro, uva sultanina e tuorli d’uovo, che vengono incorporati nella pasta già lievitata, ottenendo così un nuovo impasto che, collocato in stampi cilindrici, è cotto in forno; attribuito dalla leggenda alla corte viscontea del ’300, ma probabilmente di origine più antica, è tradizionale in tutta Italia come dolce natalizio.”
Dal 2003 un disciplinare certifica la produzione del vero “Panettone artigianale” milanese.
Qualche anno fa è nata anche l’Associazione Amici del Panettone mirata alla tutela e alla valorizzazione della cultura di questo straordinario dolce. E a Milano ogni anno a fine novembre viene organizzato l’evento Re Panettone, dove si possono ammirare panettoni artigianali d’eccellenza, perché proprio la filosofia del tutto naturale e solo artigianale è il leit motiv di questa manifestazione. La sua ricetta ha varcato i confini della città meneghina e conquistato anche rinomati pasticceri di altre regioni diventato da simbolo di Milano un dolce tradizionale natalizio di tutta la Penisola.
Farlo in casa è possibile ma la lavorazione è lunga come si può vedere dai panettoni preparati con le ricette dei grandi maestri e Sal de Riso ci ha presi per la gola raccontandoci in un’intervista la magia dei suoi panettoni

Con una fetta di panettone fatto con amore, vi auguriamo un
NATALE DI GIOIA E SERENITA’

 

Foto Panettone di Cinzia Martellini Cortella

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