Blog post

Le chiacchiere, tipiche del Carnevale, sono strisce di pasta preparate semplicemente con farina, burro, zucchero, vaniglia, uova, fritte e poi ricoperte di zucchero. Con quanti nomi conosciamo le chiacchiere:  si chiamano cenci ma anche “lattughe”, “crostoli”, “frappe”, “sfrappole”,“cioffe”, “gale” e “maraviglie” e sono la stessa dolce delizia declinata in modo diverso in base al luogo in cui viene fatta.
Sono l’emblema dei dolci carnevaleschi del nostro Paese e ogni regione ne ha la propria versione, alla quale appone la propria firma attraverso le forme e le sfumature di gusto date dall’aggiunta di tipo un liquore rispetto a un altro.

le chiacchere
SÒSSOLE (o galani, chiacchiere, cenci, frappe…)
di Michela Gomiero

1 kg di farina
10 cucchiai di zucchero
60 gr di burro
6 uova (4 intere e 2 tuorli)
6 cucchiai di marsala
1 bustina di lievito
sale
olio d’arachidi per friggere
zucchero a velo

Mescolate bene lo zucchero e il burro ammorbidito e un pizzico di sale. Incorporate le 4 uova e i 2 tuorli uno alla volta e mescolate fino a che non risulti una pastella liscia senza grumi. Aggiungete la farina setacciata con il lievito poco per volta e alla fine anche il marsala, impastando fino a raggiungere un panetto, da riporre coperto da pellicola, una notte in frigorifero.
Stendete l’impasto in sfoglie sottili da cui taglierete dei fazzolettini rettangolari.
Friggete le sòssole poche per volta in olio profondo. Basteranno pochi minuti per lato e appena dorate scolatele con una schiumarola, lasciandole poi asciugare su della carta da pane o assorbente.
Spolverate con abbondante zucchero a velo.

 

 

Previous Post Next Post