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I grissini, eccellenza della cucina italiana, sono lunghi e sottilissimi o attorcigliati ma sicuramente fragranti chiedono solo d’essere sgranocchiati. Dagli antichi rùbatà ai grissini stirati, sono semplici da preparare e si prestano ad innumerevoli interpretazioni, ma attenzione creano dipendenza.

i grissini
GRISSINI DI FARRO AL ROSMARINO
di Anna Calabrese

300 g di farina di farro
200 g di farina 0
230 ml di acqua
60 g di olio extra vergine d’oliva
15 g di sale
5/10 g di lievito di birra
1 cucchiaio di rosmarino

Setacciate la farina su un piano da lavoro, fate la fontana, aggiungete l’acqua in cui prima dovete sciogliere il lievito di birra, l’olio e su un lato, sopra la farina, il sale.
Impastate fino ad ottenere una massa morbida, che si stacchi facilmente dalle mani unendo alla fine il rosmarino.
Trasferite in una ciotola, coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio.
Ribaltate l’impasto sul piano da lavoro, appiattitelo delicatamente senza sgonfiarlo e con una spatola ricavatene dei tronchetti. Rotolate e contemporaneamente allungare la pasta spolverando con della farina di semola, facendo attenzione a non lavorarla eccessivamente. Trasferite i grissini nella teglia rivestita di carta da forno.
Infornate a 200 °C e cuocete per 10 minuti, fino ad ottenere una doratura uniforme.
Togliete dalla teglia e lasciate raffreddare completamente. Potete conservarli in un contenitore a chiusura ermetica.

 

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