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Il biancomangiare è un dolce antico, che affonda le sue radici nella tradizione culinaria medievale. Candido come il latte che lo compone, morbido, delicato e dal gusto raffinato di mandorla e panna. Un dolce da non dimenticare e da continuare e da tramandare nel tempo.
Il biancomangiare è quasi un budino, un dolce senza uova, senza glutine, senza ingredienti animali e senza latticini.

del biancomangiare
BIANCOMANGIARE ALLE MANDORLE
di Katia Zanghì

1 litro di latte di mandorle non zuccherato
100 g di amido di grano (o mais)
250 g di zucchero
1 stecca di vaniglia
la scorza grattugiata di un limone
cannella in polvere

Per il latte di mandorle home made

1 l di acqua
300 g di mandorle bianche tostate

Sciroppo di carrube

10 carrube del Belice
1 litro di acqua
1 cucchiaio di zucchero di canna
2 cucchiai di miele

Per il latte di mandorle fatto in casa.
Dopo aver tenuto per qualche ora le mandorle tostate nell’acqua, frullatele bene insieme a questa: otterrete un liquido lattiginoso. Filtratelo (se volete), attraverso uno chinois o, se voleste seguire il metodo antico, strizzando le mandorle in un canovaccio immacolato, senza traccia di detergenti.

Per il biancomangiare.
Sciogliete l’amido e lo zucchero con il latte di mandorle freddo, in una ciotola. Versate il composto in una pentola, con la vaniglia, e portate sul fuoco, facendo addensare. Eliminate la stecca di vaniglia e ponetelo in uno stampo unico o in più stampi, facendolo raffreddare.

La ricetta prosegue qui
nella giornata precedente 

 

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