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Il capitone, la cui storia è molto interessante, è un pesce molto saporito e come tradizione napoletana non può mancare nel menù natalizio. Simbolicamente si pensava che mangiarlo potesse scacciare il male, veniva quindi cucinato la Vigilia come buon augurio di un nuovo anno sereno e felice.
L’anguilla femmina, o capitone, ha delle carni molto pregiate, grasse e saporite, cotta al forno è un classico della cucina napoletana. Se lo volete cucinare con la pelle dovete strofinare il pesce con il sale grosso in modo da togliere la parte viscida della pelle. Essendo un pesce che si deteriora rapidamente perché particolarmente grasso, deve passare poco tempo tra il taglio e la cottura

Le ricette sono più d’una ma per Natale è tradizione consumarlo fritto e alla Vigilia, magari dopo aver anche giocato al lotto il 32, numero che gli è abbinato e che pare porti fortuna.

del capitone

Per una cottura alla griglia

Pulite il capitone e tagliatelo a pezzetti di circa 8/10 cm, asciugateli ed infilateli in uno spiedino alternandoli con una foglia di alloro. Preparate il condimento mescolando in una ciotola dell’olio d’oliva con vino bianco e sale. Trasferite gli spiedini sulla brace, a calore moderato e spennellateli con un rametto di rosmarino bagnato con l’olio preparato. Durante la cottura girate lo spiedino e bagnatelo spennellatelo con il rametto.

 

Fonti: Cucina italiana.info

Foto di Pasquale Alberico

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