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Frittella di pasta lievitata, per lo più con ripieno di crema o marmellata, viene definito così il krapfen, ma è molto di più. Per noi è quel dolce goloso a cui è difficile rinunciare quando ancora tiepidi fanno capolino dai forni o dalle pasticcerie. Di antiche origini, dopo la ricetta trentina e le graffe campane ecco oggi una ricetta d’autore che contempla una lievitazione un po’ diversa con un riposo in frigorifero.


WOW KRAPFEN

di Michela Gomiero

ricetta di Justin Gellatlyper da “Bread, Cake, Doughnut & Pudding”

per 10-12 krapfen

250 g di farina 0 (o forte per lievitati)
75 ml di acqua tiepida
7 g di lievito di birra fresco
30 g di zucchero
2 uova medie
60 g di burro a temperatura ambiente
1 pizzico di sale
scorza grattugiata di ½ limone
confettura di albicocche
zucchero a velo
olio di arachide per friggere

Preparate un lievitino, in una ciotola mescolate 80 g di farina con il lievito sbriciolato e l’acqua. Coprite con della pellicola e lasciate lievitare in un posto caldo (ideali 25 °C) fino a quando raddoppierà di volume.
In un’altra ciotola unite il resto della farina con lo zucchero, le uova, la scorza grattugiata di mezzo limone, possibilmente non trattato, e un pizzico di sale. Aggiungete quindi il lievitino e impastate bene il tutto. Passate poi ad inglobare il burro ammorbidito a piccoli pezzi, lavorando l’impasto fino al completo assorbimento. Se impastate a mano, servirà un po’ di energia e lavorare il tutto per non meno di 10-15 min. Lasciate il panetto ottenuto nel contenitore, coprite con della pellicola o un canovaccio e lasciate lievitare per 1 ora 1 ora e mezza. Riprendete l’impasto, sgonfiatelo, lavoratelo ancora un po’ e rimettetelo a lievitare nella ciotola e coperto dentro al frigorifero per 8-12 ore (o tutta la notte).
Dopo il riposo dall’impasto ricavate non più di una dozzina di piccoli paninetti, tondi, lisci e leggermente appiattiti in superficie. Disponeteli su una placca da forno ricoperta di carta e spolverata di farina, facendo attenzione a distanziarli il più possibile. Copriteli con della pellicola appena stesa e fateli lievitare ancora per 4 ore.
Friggeteli 2-3 per volta in abbondante olio caldo, girandoli da ambo i lati per farli dorare uniformemente, facendo attenzione di non bruciarli e lasciarli quindi crudi all’interno. Scolateli bene e fateli asciugare su carta assorbente. Potete passarli nello zucchero semolato o spolverarli alla fine con dello zucchero a velo. Farciteli all’altezza del bordo più chiaro aiutandovi con una siringa per dolci con beccuccio liscio. Ottimi farciti con della confettura di albicocche, ma possono essere farciti anche con la crema pasticcera o crema al cioccolato.
Gustateli caldi, se avanzano potete conservarli in un contenitore chiuso in frigo e poi prima di mangiarli scaldarli in forno.

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