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Totò amava mangiare e aveva il culto della buona tavola anche in ricordo degli anni duri della gavetta in cui aveva patito la fame. (Fegato là. Fegato qua …)
Io so a memoria la miseria, e la miseria è il copione della vera comicità.
Non si può far ridere se non si conoscono bene il dolore e la fame, il freddo, l’amore senza speranza, la disperazione della solitudine di certe squallide camerette ammobiliate alla fine di una recita in un teatrucolo di provincia; e la vergogna dei pantaloni sfondati, il desiderio di un caffellatte, la prepotenza esosa degli impresari, la cattiveria del pubblico senza educazione. Insomma non si può essere un vero attore comico senza aver fatto la guerra con la vita (Antonio de Curtis citato qui)
Totò, icona della nostra storia cinematografica, aveva pazientemente annotato in un quadernone tutte le ricette di famiglia corredandole di considerazioni, osservazioni, consigli sia seri che spiritosi.
Fra le varie ricette anche le scarole imbottite, un tipico piatto della tradizione napoletana, ribattezzate da Totò scarole del frate forse per lo spago che le cinge.

Totò
LE SCAROLE DEL FRATE
di Anna Calabrese

4 cespi di scarola
40 olive nere di Gaeta
1 tazzina di capperi
4 acciughe
4 cucchiai di pane grattato
1 ciuffo di prezzemolo
1 bicchiere scarso di olio extravergine di oliva
1 spicchio d’aglio
sale
pepe

Per la ricetta usate solo la parte centrale più tenera e bianca della scarola mondata dalle foglie esterne più verdi e dure che possono essere usate per altre preparazioni. Se possibile fate “maturare” le scarole lasciandole per qualche giorno in frigo chiuse un un sacchetto di carta per alimenti.
Lavate bene le scarole e allargatele con le mani in modo da formare una specie di conca.
In una terrina unite le olive, le alici sminuzzate, i capperi, il pane grattato, lo spicchio d’aglio, il prezzemolo spezzettato, amalgamate il tutto con l’olio, salate e pepate.
Riempite le scarole con il composto e chiudetele con spago da cucina formando un bel palloncino.
Irrorate con 4 cucchiai di olio, cuocete in forno ventilato già a temperatura a 200 °C per circa mezz’ora, o di più fino a che la verdura non sarà tenera. Rigirate a metà cottura. Sfornate e lasciate intiepidire.

Per tutta i nostri lettori in regalo ecco il  pdf delle ricette di Totò  scritte dalla figlia e preparate dalla community

 

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